I cittadini sono scesi in campo con le associazioni per riqualificare i Gradini di Forcella, raccogliendo materiali di scarto e riutilizzandoli componendo fioriere per ridare dignità e bellezza ad uno spazio storico del quartiere.
“FORCELLA E’ CASA MIA” è lo slogan che qualche settimana fa avevano cantato per le strade i ragazzi della scuola Ristori e della Scuola Cardinale Ursi, insieme alle associazioni della Rete “Fa.Re. Comunità a Forcella”, per promuovere la raccolta differenziata e il corretto deposito dei rifiuti e degli ingombranti.
Ieri sono stati i cittadini a scendere in campo con le associazioni per riqualificare i Gradini di Forcella, raccogliendo materiali di scarto e riutilizzandoli componendo fioriere per ridare dignità e bellezza ad uno spazio storico del quartiere, divenuto negli anni uno sversatoio di rifiuti ed ingombranti e sprofondato nel grigiore del degrado, che prova a ritrovare un po’ di colore con il verde delle piante e l’azzurro di una matita che simbolicamente invita la comunità a “ridisegnare Forcella”.
“E’ un’azione civica importante quella di oggi (ieri ndr), di cui si avvertiva il bisogno” ha commentato Giuseppe Perna, presidente dell’associazione Annalisa Durante. “Non un’iniziativa calata dall’alto, ma una proposta venuta fuori dalla partecipazione dei cittadini alle assemblee pubbliche che si stanno tenendo ogni giovedi presso la Chiesa di Santa Maria del Rifugio. A piccoli passi stiamo provando a costruire una comunità responsabile che inizi a prendersi cura direttamente del proprio quartiere e tanti sono stati i cittadini che hanno portato oggi piantine, acqua, terreno e colori, richiamando coloro che continuavano a sversare rifiuti fuori orario, spiegando loro gli orari e le modalità di conferimento”.
All’iniziativa di ripulitura ed abbellimento degli spazi hanno partecipato al fianco dei cittadini i rappresentanti delle associazioni Durante, Samb e Diop, Legambiente Parco Letterario Vesuvio, Fiab Napoli Cicloverdi, I Teatrini, Manallart e cooperativa sociale Meti, in qualità di attuatori dei progetti “Fa.Re. Comunità” e “RigenerArte” sostenuti dalla Fondazione Banco di Napoli, oltre a ulteriori soggetti accorsi per dare una mano, tra i quali l’infaticabile Gioba ed altri componenti del comitato civico Rinascita di Forcella, l’attrice Cristina Messere, il percussionista Dario Mennella, alcuni ragazzi che frequentano la parrocchia della SS. Annunziata (intervenuti insieme alle loro mamme) e i giovani immigrati che stanno partecipando ai percorsi di integrazione ed avviamento al lavoro con l’Officina sociale Avventura di Latta, guidata dall’arch. Marco Cecere, operante nell’ambito dell’associazione Samb e Diop, il quale ha commentato: “E’ un segnale importante che questi giovani stanno dando al quartiere e all’intera città, a dimostrazione che sono tante le persone per bene che vengono da Paesi e culture diverse e che in segno di riconoscenza si prendono cura del territorio che li ospita e li integra”.
I risultati dell’impegno che le associazioni di “Fa.Re. Comunità” e “RigenerArte” stanno profondendo da mesi nel quartiere si iniziano a vedere, grazie alla progressiva adesione dei cittadini: un percorso graduale che richiede tempo, al quale dovrebbero partecipare in maniera più attiva anche le istituzioni.
Ricordiamo che i Gradini di Forcella si trovano su via Giudecca Vecchia, che era il cuore dell’antico quartiere ebraico. A pochi metri insistono altri spazi che attendono da decenni una riqualificazione: il bivio della storica “Y” che dà il nome al quartiere e la Chiesa di Santa Maria a Piazza, sorretta da un’impalcatura fatiscente che imprigiona uno dei monumenti più antichi della città che va assolutamente recuperata e restituita alla città. Proprio su queste due aree (l’aiuola della “Y” e lo spazio tra le Chiesa di Sant’Agrippino e di Santa Maria a Piazza) è prevista la prossima azione di rigenerazione artistica inserite in una proposta presentata dalle suddette associazioni ed approvata dalla Giunta della Seconda Municipalità, a costo zero per il Comune, per il cui avvio mancano da mesi i pareri dell’Ufficio viabilità e della Soprintendenza, ultimamente risollecitati. Speriamo che non arrivino troppo tardi!