Da Trento a Napoli, dalla sua città natale alla città dove si è formata, studiando all’Accademia aeronautica e alla Federico II. Così è iniziato e terminato il “Post Flight Tour” dell’astronauta, anzi AstroSamantha, Cristoforetti, capitano dell’Aeronautica militare e prima donna a raggiungere i duecento giorni in orbita, durante la Spedizione 42/43, iniziata lo scorso 23 novembre a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss).
Post Flight Tour che si è dunque concluso a Napoli, dove AstroSamantha ha visitato, assieme al cosmonauta russo Anton Shkaplerov, prima il museo ferroviario di Pietrarsa, dopodiché tappa all’auditorium di Scampia, pranzo privato all’Accademia aeronautica di Pozzuoli e infine, ultima tappa, il teatro San Carlo.
La giornata per i due astronauti è iniziata alle 8.45, l’ora dell’arrivo di AstroSamantha a Piazza Garibaldi a bordo di un Freccia rossa, partner del Post Flight Tour. Samantha, in compagnia del suo collega russo, come prima tappa visitano dunque il museo ferroviario di Pietrarsa. Una passeggiata dove è stato chiesto di tenere lontano i curiosi, dunque niente domande ed interviste, una regola infranta solo da Mattia Barbarossa, assieme alla sua sorellina Chiara. Mattia studente di liceo, appena quattordicenne, maglietta con logo Nasa e il sogno di diventare astronauta, ha dribblato abilmente la folla e ha chiesto al Capitano Samantha un autografo, gentilmente concesso da AstroSamantha.
La giornata è proseguita nell’auditorium di Scampia, dove AstroSamantha e Anton hanno incontrato una delegazione dei ragazzi dell’istituto minorile di Nisida e i judoka della palestra di Gianni Maddaloni. Presente anche Pino (figlio di Gianni), campione mondiale ed olimpico, e una rappresentanza dei ragazzi del Sanitansamble, per un breve concerto davanti alla nuova paladina di ogni risoluto sognatore italiano.
Dopodiché pranzo privato all’Accademia puteolana, dove ad accogliere i due astronauti c’era il generale Nicola Lanza de Cristoforis, neo comandante. Infine, ultima tappa il Teatro San Carlo. Qui, salita sul palco, AstroSamantha ha detto: “La Missione Futura finisce oggi dopo un lungo viaggio per l’Italia. Sono felice che si concluda qui. Napoli è stata la prima città che mi ha messo le ali”.
“È un piacere per me tornare in questo splendido teatro – continua la Cristoforetti- l’ultima volta è stata molti anni fa, quando ero ancora studente dell’Accademia aeronautica. Ero seduta in un palchetto e vidi una bellissima versione del Tristano e Isotta”.
Infine AstroSamantha spiega cosa si rova a guardare dall’alto verso il basso il pianeta terra e ci racconta che “a guardarla da lassù, la Terra dà l’idea di una gigantesca astronave, popolata da miliardi di astronauti inconsapevoli che, spesso, trascurano e tralasciano i più elementari e importanti funzionamenti base della loro “nave”. Il rischio è quello di perderne definitivamente il controllo”.
This post was published on Ott 12, 2015 9:14
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