Nuovo attentato intimidatorio in stile mafioso a Foggia nei confronti del gruppo della sanità privata Telesforo, dopo quello del 3 gennaio scorso quando era stata fatta esplodere una bomba sotto l’auto del manager Cristian Vigilante, responsabile delle risorse umane delle strutture di Sanità Più del Gruppo Telesforo e testimone nel processo “Decima Azione” contro la mafia foggiana. Proprio in risposta a quel fatto, il 10 gennaio Libera aveva organizzato per le strade di Foggia una grande manifestazione antimafia “Foggia Libera Foggia”.
All’alba di oggi un’altra bomba, questa volta esplosa davanti all’ingresso del centro polivalente per anziani “Il Sorriso di Stefano”, in via Vincenzo Acquaviva, di proprietà del gruppo Sanità Più e diretto da Luca Vigilante, fratello di Cristian e anche lui manager di Sanità Più. Nella struttura stava lavorando una donna delle pulizie, soccorsa dal 118 in stato di shock, ma rimasta illesa. La deflagrazione ha provocato danni esterni alla struttura e danneggiato alcune auto in sosta.
“La squadra di manutentori del nostro gruppo ha già ripristinato i locali e sta accogliendo con il calore di sempre i nostri 30 ospiti. Noi andiamo avanti. Con la vostra solidarietà e con fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nella giustizia”, ha scritto il gruppo Telesforo su Facebook: “La domanda che ci poniamo è se gli autori e i mandanti di questo vile gesto che poteva provocare la morte della donna che era all’interno a lavorare, sappiano o meno che hanno colpito un simbolo di umanità e di altruismo. Forse non tutti conoscono l’origine del nome di questo centro diurno e sarà bene ricordarlo proprio oggi. Stefano Franchi era un ragazzo ospite della RSSA Il sorriso, deceduto nel giugno 2016 per via di una grave malattia neurodegenerativa. Il padre di Stefano alla morte del figlio, ha voluto donare questo immobile a Sanità Più in segno di riconoscenza per le cure prestate con amore e dedizione a Stefano. Un gesto di una portata e di un significato enormi. Per rispetto verso la famiglia Franchi e in memoria di Stefano, Sanità Più ha deciso di destinare l’immobile all’apertura di un centro per anziani che oggi permette a 30 famiglie di vivere la fragilità che accompagna il proprio caro con tranquillità nella piena sicurezza di una gestione sana e umana prima ancora che altamente professionale. Ironia della sorte, l’atto vandalico ha colpito direttamente la famiglia Franchi perché l’auto del papà di Stefano che era parcheggiata vicino all’entrata del Sorriso di Stefano ha subito ingenti danni per via dell’esplosione”.
Per il sindaco di Foggia, Franco Landella, l’attentato “è l`ennesima dimostrazione di una delinquenza e di una criminalità parassitarie e violente evidentemente spaventate dai risultati ottenuti dalla `Squadra Stato` e dalla imponente mobilitazione popolare dello scorso 10 gennaio, promossa dall`associazione Libera nel segno della legalità. La mafia ha compreso di essere minoranza nella nostra città e prova ad alzare il tiro e la portata delle sue minacce infami. Oggi più che mai occorre essere accanto alla famiglia Vigilante e a tutti gli imprenditori onesti di Foggia, a cominciare da coloro i quali hanno il coraggio di denunciare, che hanno bisogno di sentire la vicinanza della nostra comunità. Una responsabilità che naturalmente riguarda anche la politica, cui spetta il compito di costruire un fronte di unità reale, senza protagonismi o passerelle ad uso e consumo mediatico”.
“Il frangente che stiamo vivendo – ha continuato Landella su Facebook – merita ed esige un rinnovato impegno e la conferma di una cooperazione istituzionale da praticare a tutti i livelli, in particolare al fianco del Prefetto Raffaele Grassi, del Procuratore Ludovico Vaccaro e della squadra di magistrati della Procura della Repubblica, delle Forze dell`Ordine e degli agenti impegnati ogni giorno in questa battaglia, che non smetterò mai di ringraziare per il loro lavoro. Lo Stato è più forte della gentaglia che minaccia ed intimidisce. Lo Stato è più forte del terrore che questi mafiosi sono convinti di poter spargere per le nostre strade. Chi pensa che Foggia sia destinata a piegarsi si sbaglia”, ha concluso.
Sull’attentato indaga la Dda di Bari: a Foggia si terrà questa mattina un vertice in Prefettura tra magistrati, vertici delle forze di polizia e associazioni del territorio.
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