È stato aggredito mentre svolgeva il suo lavoro Ezio Lucchesi, l’autista dell’Anm che sabato notte ha rischiato di perdere l’occhio: 30 punti al volto e una cicatrice in futuro. L’aggressore voleva a tutti i costi che il bus ripartisse senza rispettare l’orario della corsa, e preso dal raptus ha colpito Lucchesi con violenza, mandandolo all’ospedale. “Siamo stanchi – hanno raccontato i colleghi dell’azienda napoletana – stanno aspettando il morto. Non possiamo più lavorare in queste condizioni, senza tutele e alla mercé di pazzi e criminali“.
“Si tratta di un atto di violenza gratuita – ha fatto sapere in una nota l’Anm – non ascrivibile a responsabilità dell’azienda e dei suoi lavoratori, che ogni giorno si ritrovano ad operare in un contesto oggettivamente difficile per le note carenze strutturali, ma al gesto folle di uno sconsiderato. In merito alle problematiche della sicurezza sul lavoro, ANM ha da tempo avviato l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza e controllo sia a bordo che a terra, in ultimo l’introduzione sui nuovi bus di cabine antiaggressione. Inoltre, sinergicamente con altre Aziende del settore, sono state attivate iniziative specifiche presso le Autorità competenti per ottenere maggiori garanzie in termini di presidio del territorio presso i capolinea e a bordo bus. I vertici aziendali esprimono piena solidarietà al conducente coinvolto cui augurano una pronta guarigione“. Il sindaco uscente Luigi de Magistris e il candidato e imprenditore Gianni Lettieri hanno fatto entrambi visita a Lucchesi.
“Ho voluto esprimere, a nome mio personale e dell’intera amministrazione comunale, piena solidarietà e vicinanza a Vincenzo Lucchese – ha sottolineato de magistris – selvaggiamente e barbaramente aggredito a Piazzale Tecchio. Ho già chiesto ai vertici dell’azienda del trasporto pubblico di mettere in campo – per quanto possibile – ogni ulteriore iniziativa per salvaguardare l’incolumità di autisti ed utenti“. Preoccupazione per la situazione generale, è stata espressa da Lettieri: “È vergognoso che un dipendente dell’Anm rischi la vita durante il suo turno di lavoro, costretto come tanti suoi colleghi a lavorare in condizioni indecorose. Comprendo che i dipendenti del trasporto pubblico locale siano avviliti e preoccupati. Sono mesi che lanciamo l’allarme: lavorano in condizioni penose, circolano pochi mezzi pubblici a fronte di una popolazione di 900 mila abitanti. I bus sono vecchi e da rottamare. Ci vuole maggiore sicurezza per le strade e per i lavoratori e i cittadini. Bisogna agire immediatamente: la tutela dei napoletani è prioritaria“.
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