Finalmente qualcuno si è deciso di smuovere quel velo di mestizia che ricopre le coscienze parlamentari in merito ai programmi di apprendimento delle scuole italiane. Dopo 150 anni di storia unitaria vige ancora la sottile discriminazione nei confronti della letteratura meridionale e dei suoi autori, i quali senza soluzioni di continuità, ad eccezione fatta per Verga e Pirandello, rimangono categoricamente esclusi dai programmi ministeriali di apprendimento scolastico.
Contro questo cronico attentato alle radici storiche del Mezzogiorno il deputato del Movimento cinque stelle Luigi Gallo ha dichiarato di lavorare per “ripristinare la dignità degli autori del Mezzogiorno (…). Sui 17 autori inseriti nei programmi nazionali di apprendimento, solo 2 sono meridionali“. La letteratura meridionale non solo è discriminata ma boicottata in tutte le sedi di formazione scolastica e universitaria, in accordo all’ideologia risorgimentale e sabauda.
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