Avellino, assembramenti e cori contro De Luca: c’è anche il sindaco in piazza con i giovani

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La Regione Campania scrive al Prefetto.

L’Unita’ di Crisi della Regione Campania ha scritto al Prefetto di Avellino esprimendo “viva preoccupazione per quanto si e’ verificato la scorsa notte (sabato ndr) nel pieno centro del capoluogo irpino dove, con documentazione di video e foto, si sono registrati assembramenti in palese contrasto con le Ordinanze regionali e le norme nazionali in vigore, con grave rischio sanitario”. L’Unita’ di Crisi ha chiesto alla Prefettura “di mettere in campo tutte le azioni sanzionatorie e di contrasto al possibile ripetersi di tali gravi eventi”.

A rendere più aspra la polemica anche la presenza del sindaco irpino del Pd, Gianluca Festa nella zona della movida, insieme ai giovani, a dirigere, in un maxi assembramento, cori contro l’ordinanza della Regione ritenuta troppo restrittiva. Ripreso nella notte dagli smartphone mentre intona cori da stadio contro “i salernitani” (allusione alla citta’ di De Luca) in via de Conciliis, di fronte a decine di giovani che non osservano il distanziamento previsto, Festa, 45 anni, eletto sindaco nel giugno 2019, avrebbe in un primo momento tentato di evitare l’ assembramento, poi si e’ unito agli slogan del “popolo della notte”. Nei giorni scorsi aveva emanato un’ ordinanza meno restrittiva di quella del presidente della Regione, che prevede la chiusura alle 23 di bar e locali notturni. Di fronte alla richiesta di dimissioni delle opposizioni in Consiglio comunale, ed alle polemiche nello stesso Pd – in campo anche il deputato Piero De Luca, figlio del presidente della Regione – oltre che del centrodestra, ha difeso il suo operato: “C’e’ chi i giovani li demonizza senza ottenere risultati. Con loro sono a mio agio. Per questo ho deciso ieri sera di fare un sopralluogo per assicurarmi che la ripresa della movida avvenisse nel pieno rispetto delle regole. Mi sono trattenuto con loro con fare scherzoso e goliardico”. Per Festa le immagini diffuse sui social network “danno un’idea falsata dell’ accaduto” e si sarebbe trattato di una “tempesta in un bicchier d’acqua”. Ma non l’hanno presa cosi’, pero’, in parecchi, anche nel suo partito, che gli chiede di scusarsi, mentre un esponente delle “Sardine” lo ha denunciato in Procura.