Una ventina gli indagati, quasi tutti residenti nell’agro nocerino-sarnese (Salerno), che aveva i depositi di bevande adulterate e contraffatte tra le province di Caserta, Napoli e Salerno; un’organizzazione ha evaso in modo massiccio le tasse, in particolare le accise, visto che l’alcol per disinfettare non è soggetto al pagamento dell’imposta quando viene introdotto in Italia, ma il prodotto veniva poi utilizzato per le bevande alcoliche.
Per la procura diretta da Carmine Renzulli, l’associazione criminale avrebbe anche contraffatto sigilli di Stato e generi alimentari di prima necessità. In totale sono stati sequestrati 2800 litri di alcol, numerose confezioni di vini e champagne, oltre 9mila bottiglie di liquori e 900 bottiglie di olio extravergine d’oliva oltre a 300mila fascette false delle migliori marche di bevande che venivano apposte sulle bottiglie; ad un indagato sono stati sequestrati soldi e titoli. (ANSA).
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