Dopo la segnalazione di stamattina era lecito attendersi un pronto intervento da parte di Asìa per ridare dignità a un quartiere che si dibatte tra la puzza insopportabile della spazzatura in fermentazione e l’impossibilità di percorrere i marciapiedi letteralmente invasi da tonnellate di immondizie. I residenti di Bagnoli avevano annunciato di essere disposti a tutto se le loro rimostranze non fossero state ascoltate.
Dopo poche ore la sorpresa. Asìa ha inviato sul posto una squadra per raccogliere la carta. Un gesto che, a fronte della grossa quantità di rifiuti solidi urbani è apparso quantomeno offensivo ai cittadini. “Con tutto quello che c’è in strada da settimane Asia ci viene a prendere in giro raccogliendo solo la carta – racconta la signora Annamaria – e questo non ci sta bene. Il problema di questo quartiere non è solo quello delle cartacce”. Alle proteste di Annamaria fa eco la signora Rita che racconta come abbiano costretto gli uomini dell’Asìa a raccogliere e pulire tutto, non solo le cartacce: “Quando abbiamo visto che il furgoncino di Asìa si allontanava verso viale Campi Flegrei – racconta – lo abbiamo bloccato e abbiamo spiegato agli spazzini che non era possibile raccogliere solo la carta e lasciarci nell’immondizia. Ci hanno risposto che non potevano fare altrimenti non avendo ordini in tal senso e solo dopo le nostre insistenze si sono convinti a raccogliere tutto quanto”.
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Differenziata? No: tutto nello stesso furgone
Il fatto che colpisce maggiormente è che gli uomini dell’Asìa, pur giustificati dalla grande pressione psicologica cui sono stati sottoposti dalla gente inferocita, hanno letteralmente mischiato ogni genere di rifiuto nel solo camioncino dedicato alla carta. Un vero e proprio schiaffo ad un quartiere che, nelle intenzioni di comune e municipalità, doveva essere il fiore all’occhiello di Napoli per la raccolta differenziata.
La protesta, però, non si fermerà qui. Gli stessi operatori ecologici hanno affermato che non sanno quando saranno inviati di nuovo sul posto per raccogliere i rifiuti, segno evidente di una crisi preannunciata. “Ci hanno consigliato – dichiara Salvatore – di depositare tutti i rifiuti in fondo al vicoletto, in modo che poi risulta più facile raccoglierli. Il problema è che a questo punto è inutile fare la raccolta differenziata se poi viene tutto mischiato”.
L’esempio di via Pollio Felice ha dimostrato come l’esasperazione dei napoletani sia giunta al massimo. Alle minacce sono seguiti i fatti, fatti che hanno però portato quantomeno ad un risultato. La decisione degli operatori ecologici di caricare tutto e pulire nonostante gli ordini contrari è servita a calmare gli animi, ma è evidente che non sarà possibile sopportare a lungo questa situazione senza un concreto e definitivo piano per i rifiuti.