La Givova Napoli Basket riparte per una nuova ed entusiasmante stagione di A2 Gold: dopo l’addio di Black, Weaver e del tecnico Bianchi, la nuova squadra allenata da coach Calvani si appresta a vivere un campionato ad alti livelli. Tanti i cambiamenti in casa Napoli, a cominciare dai nuovi atleti che vestiranno la casacca azzurra (vedi Spinelli, De’Mon Brooks, Jackson). Ai microfoni di Radio Marte è intervenuto il Presidente Massimo Bianchi, rilasciando alcune dichiarazioni.
Nuovo anno e nuovo gruppo
“L’anno scorso siamo partiti da zero ed è stata la cosa più difficile” ha esordito il patron azzurro. “La strutturazione e la crescita della società è un continuo work in progress e quest’anno, con l’arrivo del nuovo coach abbiamo già iniziato a dare continuità al nostro progetto. Dobbiamo apprendere dall’esperienza di Calvani, perchè a noi interessa crescere. Ogni anno vogliamo elevare il livello della nostra azienda in ambito sportivo e dare continuità ai risultati sportivi, ovviamente. Il campo riflette sempre ciò che avviene al di fuori”.
Piano di fattibilità per il palasport
“Il 22 Settembre ci sarà la presentazione dello studio di fattibilità del nuovo palazzetto dello sport” ha proseguito Balbi. “Abbiamo potuto operare grazie all’istituzione e alla pubblicazione del bando di gara che riporterà alla ricostruzione di quella che sarà la nostra casa, in un processo a dir poco inarrestabile. Riteniamo di essere anche noi una parte dell’immagine di Napoli e vogliamo trasmettere come società, struttura e come intera comunità un’idea di città positiva. Ringraziamenti particolari vanno all’Ing. Dario Boldoni ed ai tecnici dell’amministrazione comunale che insieme stanno lavorando assiduamente al progetto”.
Addio PalaBarbuto
In merito alla questione PalaBarbuto, Balbi espone chiaramente il proprio pensiero: “La struttura del PalaBarbuto possiede delle criticità che sono note a tutti, come l’età della struttura ed una serie di interventi che andrebbero fatti. L’assurdo è che fortunatamente c’è questo impianto, altrimenti Napoli città non potrebbe ospitare né noi né altre società che operano sul territorio. Ciò che ci interessa tantissimo è l’estrema collaborazione con il Comune per la ricostruzione del Mario Argento”.