In base agli sviluppi seguiti nelle indagini in merito al fenomeno delle rapine di materiale elettronico negli istituti scolastici, si è giunti alla conclusione che esso è un fenomeno complesso e non ha degli unici soggetti. Ad esclusione dei casi succedutisi nell’area del Vomero, Fuorigrotta, Soccavo, Pozzuoli e Valmontone secondo gli investigatori delle polizie giudiziarie e, in maniera particolare, dei militari dell’Arma dei carabinieri, le rapine sono da far risalire a un unico gruppo.
Arrestati tre uomini responsabili delle rapine nelle scuole
Queste ultime tesi hanno trovato riscontri grazie alla collaborazione di un cittadino, il quale ha operato una segnalazione utile in tal senso, in seguito all’ascolto di una conversazione fatta da tre uomini in un bar dell’area nord della provincia di Napoli. Grazie alle dichiarazioni del testimone ai militari dell’Arma dei carabinieri, questi ultimi hanno dato avvio a una serie di controlli capillari che si sono andati intrecciando con quelli già attivi a partire dai luoghi in cui sono avvenute le rapine.
Il furto della Piscicelli è stato determinante per le indagini
L’ultima rapina effettuata ai danni dell’Istituto Maurizio Vito Piscicelli, ha consentito di confermare la pista dei Carabinieri. Il cinquantacinquesimo circolo didattico di Napoli della Scuola primaria e dell’Infanzia Maurizio de Vito Piscicelli, in via Maurizio Piscicelli 38 al Vomero, nei pressi di piazza Medaglie d’oro, ha riportato lo stesso metodo e gli stessi interessi. Durante le ore notturne tra domenica sera e lunedì mattina più di quaranta computer sono stati sottratti.
Grazie alla segnalazione di un cittadino sono stati recuperati i ladri e i computer rubati dalla “banda delle scuole”
Grazie a tutto questo i militari dell’Arma sono giunti sulle tracce dei ladri degli istituti scolastici. In una delle abitazioni dei ladri sono state trovati molte refurtive, risalenti alla Piscicelli e, addirittura, a una scuola di Valmontone. Gli arrestati sono stati tre uomini residenti a Napoli, della zona di Marianella, e cioè Carlo Buonomo di 60 anni, Ciro Solitro di 48 anni e Ciro Amato di 30 anni. anni.
Attualmente si cerca di risalire alla provenienza del restante materiale elettronico rinvenuto.