Bartolomeo Pepe fuori dalla commissione di inchiesta sui rifiuti e le ecomafie

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Prima il voto favorevole poi il dietrofront

Il senatore napoletano nonostante fosse stato già scelto, dopo 4 votazioni tutte annullate, è stato escluso dalla commissione sui rifiuti e sulle ecomafie. Immediata la sua reazione e la pubblicazione sul suo profilo Facebook di un post che solleverà numerose polemiche. Una  storia di politici locali, disordini contro la discarica di Pianura, nonchè l’ombra della camorra. Questo il contenuto di una lettera anonima che Pepe avrebbe ricevuto subito dopo la sfiducia da parte degli attivisti napoletani.

Il contenuto della lettera anonima

Questo il tenore  della lettera anonima: “Ciao Pepe. Casomai non lo sapessi, ti informo che il sito che ha pubblicato per primo la tua sfiducia, (il 10 marzo ovvero mentre eri coinvolto nelle votazioni per la commissione eco-mafia) è registrato a nome di Massimo Nonno. Ora… Massimo Nonno – prosegue la lettera ‘anonima’ pubblicata da Pepe – è fratello di Marco, consigliere comunale a Napoli tra i più votati alle elezioni del 2011 nelle liste del Pdl (An) ed esponente della destra”.

I disordini di Pianura

Tutto questo risulterebbe provato dal link evidenziato da Pepe e si conclude con il rinvio a due articoli di due quotidiani che riportano al processo per i noti fatti di Pianura. Disordini organizzati con la regia occulta del clan Lago, questa è la tesi accusatoria, voluti per evitare la riapertura della discarica di Contrada Pisani che avrebbe compromesso i loschi affari legati alle costruzioni abusive.

La replica e l’incontro con Casaleggio

La lettera anonima si chiude con “Forse a Pianura non ci dovevi andare”.  Il commento del senatore, sempre sul social divenuto il canale ufficiale, è chiaro. “Ora io non ho modo di verificare e nemmeno di dubitare di nessuno, tanto meno di un movimentista qualsiasi, certo sono brutti periodi”. Oggi Bartolomeo Pepe, sfiduciato dal parte della base, non prenderà parte all’assemblea del M5s a Palazzo Madama. Ufficialmente è in viaggio per Milano “per motivi personali”, non come hanno ipotizzato in molti per un incontro con Gianroberto Casaleggio.

Le dichiarazioni di Pepe

Da noi contattato al telefono Bartolomeo Pepe ci dichiara che “si sente tranquillo e che non c’è sfiducia da parte del partito o della base“. “Un meetup organizzato a Napoli dal Deputato Roberto Fico e con un ordine del giorno cambiato un paio d’ore prima in cui viene richiesta nelle varie ed eventuali la mia sfiducia non mi preoccupano – questo è quello che ci dichiara il senatore – “ne tanto meno una sfiducia che proviene da un meetup di Napoli, in quanto un eventuale sfiducia dovrebbe provenire da un meetup provinciale da cui provengo e sono stato scelto”. “Inoltre – prosegue Pepe – ho ricevuto dalla stessa base provinciale un forte attestato di stima, sfociata con una raccolta di firme ed un invito a continuare il mio lavoro”. Altre voci provenienti dal Movimento parlano di una posizione in bilico del senatore.