
I banchieri del direttivo della Bce, ieri alla Reggia di Capodimonte, scelgono l’isola di Capri per una breve vacanza nel Golfo di Napoli. Dopo le fatiche di ieri, oggi una parte del direttivo Bce trascorrerà una giornata interamente dedicata alla visita turistica delle bellezze partenopee, di cui Capri è regina. E allora via, con la partenza questa mattina alle 9.30, in aliscafo privato Snav Orion, per approdare sull’isola poco dopo e iniziare con un’escursione a Targara, una passeggiata in via Caramelle, e poi – giusto per gradire – un rapido passaggio al convegno “Cambiare per cambiare”. Infine pranzo al ristorante “Geranio” e ritorno a Napoli nel primo pomeriggio per alcuni membri del gruppo che ieri, blindato nel fortino di Capodimonte, ha lavorato al futuro dell’unione monetaria europea.
Isola blindata: rimossi o sigillati tutti i cassonetti
Grande assente alla gita proprio il presidente della Bce, Mario Draghi, che ieri si è espresso così in merito ai risultati ottenuti dal direttivo e alla mobilitazione di protesta che parallelamente si svolgeva all’esterno delle mura del Bosco di Capodimonte. Imponenti, oggi a Capri come ieri a Napoli, le misure di sicurezza in previsione dell’arrivo dei banchieri Bce: il sindaco di Capri Gianni De Martino ha firmato un’ordinanza, su richiesta del commissariato di polizia, per la rimozione di tutti i cassonetti per la raccolta stradale dei rifiuti in plastica e la sigillatura di quelli metallici fissi, per “sopravvenute esigenze di ordine e sicurezza pubblica” e rischio terrorismo. Per oggi – ma solo per oggi – i capresi sono invitati a non produrre rifiuti. Perché non avrebbero dove buttarli.