Categories: Cronaca

Bene confiscato con affresco di boss Sandokan intitolato a carabiniere morto

C’è anche un affresco firmato “Schiavone”, riconducibile all’ex capo clan dei Casalesi e neo pentito Francesco Schiavone, detto Sandokan, nell’azienda bufalina di Grazzanise (Caserta) confiscata al mafioso che da oggi ricorderà il luogotenente Baldassarre Nero, morto a causa del covid, medaglia d’argento al valore dell’Arma dei carabinieri e protagonista di importanti operazioni anticamorra.

L’intitolazione del bene, che si trova in località “Selva Lunga”, nelle campagne di Grazzanise, si è tenuta stamani, nel corso di una cerimonia cui hanno preso parte autorità militari e civili, tra cui il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Nero, comandante della stazione dei carabinieri di Macerata Campania, con un passato anche nella stazione di Grazzanise, perse la vita a soli 49 anni e, secondo quanto emerse dalle indagini, era finito nel mirino del clan dei Casalesi.

L’affresco, raffigurante il paesaggio circostante, sarebbe stato disegnato dal boss nella sala delle mungiture, e poi firmato con la dicitura “Schiavone”.

L’azienda venne sequestrata nel 2002 e confiscata nel 2008: dopo il sequestro il clan decimò la popolazione bufalina (oltre mille i capi, fatti anche morire di fame) e il custode ne trovò in vita solo qualche decina.

Il clan mafioso non mollò la presa sul bene neppure dopo la confisca: l’amministrazione comunale del tempo, nel 2008, tentò di trasformare l’azienda in un maxi impianto di compostaggio, coinvolgendo, stando a un pentito, anche il figlio di Sandokan Nicola Schiavone.

“Da oggi il nome di Baldassarre Nero cancellerà per sempre il nome di Sandokan da questo luogo e da queste terre”, ha detto il colonnello Manuel Scarso, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta. Rivolgendosi alle tante scolaresche presenti ha citato il magistrato antimafia Antonino Caponnetto secondo cui la mafia teme più la scuola che la giustizia perché “la cultura taglia il prato mafioso”. Davanti al bene – che ora di chiama “Centro per la formazione delle coscienze e dei mestieri” – è stata scoperta una targa dedicata al luogotenente Nero. Lì saranno formati casari che produrranno la mozzarella di bufala e panificatori.

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Redazione Desk

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