Finisce come meglio non sarebbe potuto essere Benfica-Napoli. Con gli azzurri a festeggiare sotto lo spicchio del Da Luz in cui erano assiepati i 2000 sostenitori partenopei, per il primo posto del girone B e i padroni di casa a osservare, dispiaciuti ma non troppo, considerato il risultato di Kiev.
Benfica-Napoli viene giocata con gli occhi in campo e un orecchio a Kiev
La gara di Lisbona viene giocata, al di là delle dichiarazioni prepartita, con un orecchio alla radiolina, la quale si rivela subito portatrice di ottime notizie, con la Dinamo che va subito avanti contro il Besiktas. E se i giocatori in campo non possono saperlo, l’immagine emblematica del primo tempo è quella di un tifoso del Benfica che informa Rui Vitoria di come gli ucraini siano passati sul 2-0. La prima frazione di gioco si chiude, quindi, sullo 0-0, risultato che va benissimo al Napoli, ma non dispiace ai lusitani. Giusto in tempo perché le due compagini possano rientrare negli spogliatoi ed essere messi al corrente di come il risultato dall’Ucraina sia di 4-0, con i turchi anche in inferiorità numerica.
Al rientro in campo, la reazione di Napoli e Benfica è diametralmente opposta. Gli azzurri si scrollano definitivamente da dosso le paure della vigilia e cominciano a giocare come sanno, mentre Salvio e compagni forse si rilassano un po’ troppo, non trovando il bandolo di una matassa che a districare è la mossa di Sarri di inserire Dries Mertens per Manolo Gabbiadini. L’attaccante ex Samp si è mosso bene, lottando su ogni pallone, ma il folletto belga inventa subito l’assist per José Callejon, che con un pregevolissimo tocco sotto supera Ederson per lo 0-1 che fa esplodere i tifosi partenopei al 60esimo.
Non passano neanche 20 minuti in cui si vede un Napoli assoluto padrone del campo, che, al 79esimo, Mertens decide di fare tutto da solo. Il nuovo entrato, infatti, ricevuta palla da Ghoulam, entra in area di rigore, supera con una finta Luisao e batte l’incolpevole portiere sul primo palo con un autentico tocco di biliardo: 0-2 con partita e qualificazione in cassaforte.
L’errore di Albiol non pregiudica Benfica-Napoli dal quale gli azzurri escono come una vera realtà europea
A ravvivare un po’ gli animi, sebbene Sarri ne avrebbe fatto volentieri a meno, però, ci pensa uno dei migliori in campo per il Napoli, ovvero quell’Albiol che è il vero segreto della difesa partenopea. In campionato con lui due partite senza subire gol e sarebbe andata così anche ieri se una sua disattenzione, dovuta forse alla troppa leggerezza del momento, lancia Jimenez verso la porta di Reina, per siglare il definitivo 1-2. Tale perché negli ultimi 3 minuti più recupero che mancano, gli azzurri non si lasciano colpire dall’episodio, tenendo sempre in pieno controllo la gara. Un’ulteriore dimostrazione di forza e crescita che sarà fondamentale nel prosieguo della stagione.
A cominciare dal match di Cagliari di domenica e in vista dei sorteggi degli Ottavi di Champions che ci saranno lunedì, quando dall’urna di Nyon il Napoli potrebbe trovare autentici spauracchi come Bayern, Psg, Manchester City e una tra Borussia Dortmund e Real Madrid. Tutte considerazioni che, però, non acuiscono minimamente la soddisfazione del passaggio del turno come primi, cosa mai accaduta nella storia di un club che è sempre più una realtà a livello europeo.