Beni confiscati, il ristorante Nco non chiuderà: 700mila euro dalla Regione

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Il ristornate Nco, gestito a Casal di Principe da una coop sociale, non chiuderà. Le dichiarazioni del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca

Abbiamo avuto un incontro molto positivo che garantisce la continuità dell’esperienza del ristorante della Nuova cucina organizzata“. Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca parlando a margine della visita alla palestra di Gianni Maddaloni nel quartiere napoletano di Scampia. Dunque non ci sarà l’annunciata chiusura del ristorante gestito a Casal di Principe da una coop sociale, come ha spiegato De Luca, perché la Regione metterà a disposizione subito ben 700mila euro. Il ristorante rischiava la chiusura perché deve avere alcuni contributi per gli anni precedenti relativi al personale impegnato; risorse che sono erogate nell’ambito dei “budget della salute“.

 

Ristornate Nco, De Luca: “abbiamo chiarito alcune cose fondamentali”

La vicenda è stata affrontata nel corso di un vertice che si è tenuto a Palazzo Santa Lucia nel corso del quale, ha spiegato De Luca, è stato ribadito che l’ente regionale ha stanziato quest’anno 25 milioni di euro in più rispetto agli esercizi precedenti e “che la responsabilità è dei Comuni per quanto attiene ai piani sociali di zona“.

Nei giorni scorsi c’è stato un clima di grande confusione, non si è capito nulla“, ha aggiunto De Luca ribadendo che nell’incontro di oggi è stata fatta chiarezza su tutta la vicenda e sulle competenze dei vari enti. “Abbiamo chiarito alcune cose fondamentali“, ha proseguito ribadendo che “c’è una responsabilità dei Comuni: la Regione trasmette i soldi ma spesso i Comuni non li utilizzano nella direzione giusta e spesso abbiamo anche Comuni che si trovano in una grande difficoltà finanziaria e che non riescono a pagare“.

Per quanto attiene alla questione del ristorante Nco la Regione si è anche impegnata “ragionando con loro se è possibile attivare un canale di comunicazione diretta tra Regione e questi soggetti che fanno quest’attività. Abbiamo anche spiegato che, per legge nazionale, non possono essere utilizzati i fondi della sanità per erogare servizi sociali. Ma verificheremo se ci sono misure normative che ci consentano di avere un apporto diretto. Lo faremo rispettando le leggi. E se si può fare lo faremo in tempi rapidissimi“.