Benitez pensa alla sfida con il Dnipro, che al resto ci pensano Quillon e De Laurentiis. Liquida così la faccenda Rafa, che grazie ad un’insperata “talpa”, ha già le idee più chiare sugli avversari: “Strinic ci parla molto bene della squadra, sappiamo tutti che può essere importantissimo arrivare ad una finale, per noi per la città”. Un appuntamento con la storia: “Due anni fa alcuni giocatori giocavano o solo in Coppa o in Campionato, adesso tutti vogliono giocare sempre. La competizione con Insigne stimola Mertens, con il ritorno diLorenzo abbiamo l’opportunità di utilizzare Dries a partita in corso consentendogli di spaccare la partita. Abbiamo energie, possiamo giocarcela fino alla fine”. Anche con schemi diversi? “Sì, è più importante capire il calcio che seguire gli schemi dell’allenatore, se la squadra avversaria cambia deve essere il giocatore a capirlo durante la partita senza perdere però il nostro stile di gioco”.
A causa di un silenzio stampa che non gli “consente di spiegare le cose del calcio” come vuole, Rafa non indugia sull’aspetto che più attanaglia i tifosi e ci auguriamo li tenga sulle spine il meno possibile, se non altro per un discorso di programmazione, ma afferma comunque come il “presidente sa cosa penso, il mio procuratore arriva, parla con il presidente e fa il suo lavoro. Al di là di presidente e allenatore, siamo ad un passo da un traguardo storico, voglio parlare solo di quello”.