Cultura

Biagio Foglia, l’astro nascente della musica a Napoli

Napoli ha da sempre un legame indissolubile con la musica, in ogni angolo della città si sentono intonare canzoni di ogni tipo e da svariate categorie di persone, tra il profumo dei panni stesi al sole e il chiacchiericcio dei passanti, la musica rappresenta quasi una colonna sonora della vita quotidiana. La predisposizione al canto non è però solo di Napoli città, ma anche della sua provincia.

Ad Ischia ad esempio, nel non troppo lontano 1991, nasce Biagio Foglia, astro nascente del patrimonio artistico partenopeo, che già ai suoi 10 anni ha iniziato a muovere i suoi primi passi verso il mondo della musica e dello spettacolo, mostrando ovunque la sua grande predisposizione al canto: tra i suoi palmarès basta citare il Premio “Mia Martini” (Reggio Calabria), il Premio Associazione I Fiori Di Giada (Ischia), il Premio Mia Martini (Lacco Ameno,Ischia) e il Premio Palma D’Argento (Forio D’Ischia). Ha ricevuto inoltre il premio di “Voci Nuove” insieme ad Ultimo.

Ciò che colpisce maggiormente di Biagio è la sua estensione vocale e la sua innata predisposizione ad interpretare i più svariati generi musicali, dal pop al jazz passando per il soul, magistrali sono infatti le sue interpretazioni di testi di colossi quali Michael Bublè, Frank Sinatra o Barry White.

E nel suo nuovo progetto targato Zeus Record ha volutamente creato un perfetto mix, una vera fusione tra il soul e il napoletano: la musica è anche saper fondere l’innovazione con la tradizione, e allora “perché non dare alla canzone napoletana quel suono “americano”, più internazionale?” ha pensato. Detto fatto, ecco che nasce il suo nuovo album con ben 10 brani in napoletano ma con un tocco di internazionalità e musicalità tipica del suo stile. Perché la musica è così, è l’unico linguaggio universale che unisce le persone, di qualsiasi nazionalità siano, riesce a creare un vero senso di comunità.

La musica ha bisogno, mai come in questo momento storico, di far unire persone e popoli, e Biagio ha saputo incarnare questa estrema necessità, facendosi strada ogni giorno di più con la sua voce autentica, testi viscerali e una sensibilità capace di toccare corde profonde, la sua forza sta proprio nella capacità di restare fedele a sé stesso e trovando un pubblico affezionato e in continua crescita.

Ecco l’intervista che il cantante ha rilasciato per i lettori di RoadTv Italia:

Biagio Foglia, stella nascente del panorama musicale napoletano: quando e come è iniziato il tuo percorso musicale?

Il mio percorso musicale inizia ben ventiquattro anni fa. Vivevo ancora sulla meravigliosa Isola D’Ischia. Avevo 10 anni, ero poco più di un bambino, ma sentivo che la musica era un qualcosa che mi abbracciava, avvolgeva, “prendeva” e trasferiva in un altro mondo. Era quel qualcosa che mi faceva stare sempre bene, anche nei momenti più tristi o difficili. Ascoltavo la musica nella cameretta mia e di mio fratello e cantavo le canzoni, nascosto dietro un pilastro, per vergogna. Ho sempre avuto una vergogna incredibile di farmi ascoltare e cercavo il modo di poterlo fare senza farmi vedere. Poi, insieme a mio fratello Antonio ed un nostro carissimo amico Antonio Di Costanzo, abbiamo messo su un gruppo che si chiamava “I Primo Piano” ed abbiamo iniziato a girare per i locali facendo eventi e serate. Vuoi sapere perché “I Primo Piano? Le prove le facevamo a casa di mia nonna al primo piano all’epoca poca fantasia. E da quel giorno ho fatto tanti concorsi musicali, molti eventi, tournée con musical e sono cresciuto in questo ambiente.

C’è un artista o un genere musicale a cui ti ispiri?

Ho sempre ascoltato pop, jazz, swing. Mi ha sempre affascinato quel mondo li, quel modo di fare musica, mi portava con l’immaginazione a Broadway. Oltre a cantare, col tempo ho imparato a ballare, recitare, quindi nella mia ottica di fare musica era trasformare tutto, in uno spettacolo, che coinvolgesse le persone, facendole divertire e trascorrere quel tempo, in modo spensierato. Mi sono sempre ispirato ai grandi nomi, come Frank Sinatra, Michael Bublé, Barry White. Infatti il mio cavallo di battaglia, fin da piccolo, é sempre stato My Way.

Canti prettamente in dialetto napoletano, ti riaffacci ad uno stile neomelodico ma un po’ diverso rispetto al suddetto genere, una sorta di soul alla Barry White …

Diciamo che non canto solo in napoletano, anzi come detto prima ho sempre fatto un pó di tutto, però con la mia casa discografica, la Zeus Record, abbiamo iniziato questo progetto, con il quale mischiamo la lingua napoletana, con suoni più “americani”, più che si avvicinano stilisticamente a Barry White, Bublé… ecco, proprio come hai detto tu, mischiando il Napoletano con il Soul… neanche a farlo apposta il mio disco che uscirà a Maggio si chiamerá ‘O Soul ‘E Napule.

Hai mai pensato che il tuo approccio nella quasi fusione tra neomelodico e soul sarebbe stato troppo “sperimentale”?

Sì, inevitabilmente è un progetto rischioso. Però sono sempre stato un amante del rischio. Nella musica poi, bisogna rischiare, bisogna essere innovatori e trovare sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che porti le persone a dire: ” Beh… bella trovata!” e restano colpiti, affascinati. Poi sicuramente sarò di parte, perché conosco i brani che comporranno il disco, ma posso assicurarti che é stato fatto un lavoro incredibile da parte di tutti gli addetti ai lavori. Autori (Alfredo Del Grosso,Giuseppe Donniacuo, Antoine, Nuccio Tortora) Musicisti (Paolo Del Vecchio, Pippo Seno, Paki Palmieri, Alfredo Golino, Leo Maddaloni, Rocco Di Maiolo, Gianfranco Campagnoli), produzione artistica (Nuccio Tortora) e casa discografica (Zeus Record).

C’è una particolarità o un aspetto di Napoli che senti che solo la musica riesce a raccontare nel modo giusto?

La Musica può tutto. La musica racconta l’anima, racconta le persone, racconta la vita. La vita a Napoli è meravigliosa, le persone sono fantastiche. La musica napoletana negli anni ha raccontato le difficoltà che può avere una grande città come Napoli, ma ha raccontato anche tutte le meraviglie che questa città offre. E fammelo dire… Napoli offre così tanto che la musica non finirà mai di raccontarlo in modo melodico.

Tra le tue varie canzoni  c’è una particolarmente significativa per te? E se sì, perché?

Ho la fortuna di avere, spero che sarà così anche per il pubblico, tutti brani molto belli. Sono affezionato al primo brano inciso con la Zeus Record, “TE VOGLIO BENE”, con il quale abbiamo partecipato anche al Festival Di Napoli di Massimo Abate. Però nel disco sarà presente un brano che mi ha toccato profondamente nel cuore, nell’anima ed è il brano che ho voluto dedicare ai miei figli, Aurora ed Alessandro. Il brano s’intitola BONA FURTUNA. Il mio amico fraterno, nonché autore del brano, Alfredo Del Grosso, ha trascritto in musica e parole, ciò che gli avevo raccontato. L’amore per i miei figli, un amore incondizionato e la volontà di farli crescere, seguirli nel loro percorso di vita, non facendogli mancare nulla.

Le tue canzoni trasmettono messaggi in particolare?

I miei brani parlano d’amore. Farlo oggi è fondamentale ed un atto di coraggio. Viviamo in un mondo dove, al risveglio, ascoltiamo solo notizie che riguardano guerre, femminicidio, ingiustizie varie. Parlare d’amore, qualunque sia la forma ed il modo, é fondamentale. Da padre, posso solo sperare in un futuro migliore per i miei figli, un mondo fatto di rispetto, valori e diritti non calpestati.

In questi ultimi giorni si parla molto di Pino Daniele e del docufilm sulla sua vita … chi è Pino per il popolo napoletano?

Pino è un artista che per Napoli è importante perché ha saputo incarnare e rappresentare il suo modo di essere napoletano al di fuori anche dell’ambiente campano, ha creato un nuovo modo di fare musica napoletana, proprio attraverso la contaminazione avuta oltre i confini del dell’hinterland napoletano e lo ha fatto non solo miscelando e combinando diversi stili, come il jazz, l’afro, il rock, ma coinvolgendo anche musicisti di fama internazionale, in tempi in cui le collaborazioni non erano così frequenti, come succede oggi. Pino, per Napoli, passami la semplicità della frase, ma potremmo definirlo come il Passaporto Per Il Mondo. Esportando Napoletanità ed importando Internazionalità.

Qual’è il titolo del tuo prossimo singolo? Quando uscirà e dove potrà essere ascoltato?

Il titolo del mio prossimo singolo sarà Si ‘NA CATENA PE’ MME. Uscirà in questo mese, quindi ad Aprile. Potrà essere ascoltato su tutti i digital store, come apple music, amazon music, spotify ecc, ma anche su Youtube, perché insieme al regista e videomaker Ferdinando Esposito abbiamo realizzato anche un videoclip, che prometto, sarà una bomba!

Credi che la musica abbia il potere di cambiare la società (in positivo)?

Io non so se la musica possa cambiare il mondo in realtà. Con il lavoro che faccio, dò il mio contributo affinché possa avere un riscontro positivo. Solo lavorando tutti insieme, con una comunione d’intenti, si può cambiare. Spero vivamente, però, che la musica anche in futuro, possa ricoprire un ruolo importante per mandare forti segnali alla società.

Quali sono i tuoi hobbies al di fuori della musica?

Ho tantissimi hobbies. Amo disegnare, amo fare e creare cosplay. Amo fare del bene per il prossimo, che è anche un altro mio lavoro, lavorando come educatore per l’infanzia.  Amo molto anche lo sport, da buon tifoso napoletano!

Progetti futuri?

Nell’immediato futuro l’uscita del disco, che uscirà a maggio, quindi sarò impegnato nelle varie attività di promozione ed eventi. Dopo questo album ne verranno, se Dio vorrà, degli altri. Lavoro con una squadra formata da tutte persone veramente molto in gamba, quindi sono sicuro che anche il prossimo disco e quelli che verranno dopo ancora, saranno sicuramente frutto dell’amore per la musica. La cosa più importante del mio lavoro è quella di trasmettere emozioni, sensazioni positive alle persone. La parte migliore di tutto questo è proprio il riscontro delle persone, del pubblico che ti ascolta. Bisogna donarsi completamente al pubblico per poter ricevere amore, amore ed ancora amore!

 Biagio Foglia può essere senza dubbio definito come una delle voci più interessanti del panorama musicale napoletano, un artista da ascoltare con il cuore aperto, ogni sua canzone è un frammento d’amore. Ad maiora Biagio!

This post was published on Apr 4, 2025 9:31

Fabio Iuorio

Osservatore del sociale a 360°, amo scrivere e guardare Oltre Ho amato il ruolo di giornalista e speaker radiofonico fin da bambino, mi piace poter approfondire temi a sfondo sociale spesso ignorati dalla società moderna. Che dire, come si evince dal titolo della mia trasmissione ( Imagine - Il Mondo Che Vorrei ) … sono un eterno sognatore di un mondo come quello descritto da John Lennon in Imagine, un mondo dove non esistono discriminazioni e guerre, nulla per cui uccidere o morire.

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