La stagione teatrale al Teatro Sannazaro viene inaugurata da Biagio Izzo con lo spettacolo di Eduardo Tartaglia “Tartassati dalle tasse”
Biagio Izzo inaugura la stagione del Teatro Sannazaro a Napoli venerdì 14 ottobre con “Tartassati dalle tasse“, spettacolo scritto e diretto da Eduardo Tartaglia. In scena ci saranno anche Mario Porfito, Stefania de Francesco, Arduino Speranza, Roberto Giordano, Adele Vitale (la produzione è di Tradizione e Turismo – Centro di produzione Teatrale e A.G. Spettacoli).
Nelle note di regia di Eduardo Tartaglia si afferma: “Giulio Andreotti soleva dire che l’umiltà, che di per sé costituisce una grande virtù, si trasforma in una vera iattura quando gli italiani la praticano in occasione della loro dichiarazione dei debiti. ‘Io le tasse le pagherei. Ed anche volentieri! Se solo però poi le cose funzionassero veramente!‘. Quante volte abbiamo ascoltato simili confidenze? E quante volte anche la nostra coscienza di pur buoni ed onesti cittadini ha segretamente partorito concetti del genere?… Il problema, però, è che se poi davvero ragionassimo tutti quanti sempre così, come e perché mai le cose potrebbero veramente funzionare? Sarà costretto improvvisamente a domandarselo anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione”. il classico ‘self made man‘, spiega Tartaglia, che “da nipote e figlio di ‘baccalaiuolo‘ si ritrova ora proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda. E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche grazie a qualche piccola ‘furbizia‘ di contribuente… E che si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi“. E soprattutto, rileva Tartaglia, “costretto a risolvere il quesito che angustia la stragrande maggioranza di noi: come è possibile che due parole che da sole evocano così tanta bellezza: ‘Equità’ e ‘Italia’, quando si uniscono si contraggono dolorosamente come chi è in preda alla più dolorosa delle coliche addominali?“. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Marianna Carbone, le musiche di Antonio Caruso. Il disegno luci di Francesco Adinolfi.