Bibbia in napoletano? Forse non lo sapete, ma esiste: l’ha tradotta un parroco partenopeo

Tradurre la Bibbia in napoletano. Sembra un’impresa impossibile e folle, eppure c’è qualcuno che l’ha realizzata: è padre Matteo Coppola, sacerdote napoletano rettore della ex cattedrale di Vico Equense, in provincia di Napoli. Lui è l’uomo che, prendendo alla lettera le parole di un passo del Concilio Vaticano II, in cui si dice che “la Parola di Dio deve essere a disposizione di tutti in ogni tempo”, e che il compito di assicurare l’esistenza di traduzioni appropriate è affidato alla Chiesa, si è incaricato di tradurre la Bibbia in napoletano.

Tradurre la Bibbia in napoletano: un’opera mastodontica che ha richiesto 10 anni di lavoro

Un’opera mastodontica, la cui realizzazione ha richiesto 10 anni di lavorazione. 10 anni durante i quali padre Matteo ha lavorato incessantemente, anche 10 ore al giorno, chiuso in una stanza davanti al monitor di un computer. In molti lo giudicarono un pazzo; credevano che non ce l’avrebbe fatta. Ma non è stato così. “Non mi sono mai arreso” racconta padre Matteo. La sua fede, è il caso di dirlo, è stata incrollabile e non ha mai vacillato. Per tradurre le oltre mille pagine della versione ufficiale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) delle Sacre Scritture, e realizzare i 5 tomi, per 73 libri, editi nel 2007 da Nicola Longobardi, padre Matteo ha dovuto compiere un grande lavoro di riadattamento, con l’obiettivo di rimanere fedele al testo originale. Parole intraducibili come “circoncisione” sono state omesse, mentre i verbi al futuro sono stati sostituiti da locuzioni equivalenti nella lingua napoletana che, come chi la parla sa bene, non possiede tempi verbali al futuro.

Una passione per il dialetto napoletano che viene da lontano

La passione per il dialetto napoletano di padre Matteo viene da lontano: inizia in adolescenza, con le prime letture dei testi teatrali di Eduardo De Filippo, di Eduardo Scarpetta e Raffaele Viviani, ma anche le poesie di Salvatore Di Giacomo, e prosegue poi durante i primi anni da parroco, quando a padre Matteo toccava trascrivere a mano le opere napoletane per permetterne la rappresentazione, allora molto diffusa nelle parrocchie grazie alla filodrammatica. Così il parroco si è avvicinato ancor più a quel dialetto tanto amabile e musicale, tanto verace e semanticamente ricco da essere stato riconosciuto come lingua ufficiale anche dall’Unesco, appropriandosi delle regole e dello spirito della amata lingua, tanto da decidere di lanciarsi in quest’opera colossale: tradurre la Bibbia in napoletano.

La sua idea ha avuto talmente tanto successo da diventare, nel 2008, un format televisivo, andato in onda su Metropolis Tv. Con quest’iniziativa padre Matteo può a buon diritto considerarsi un pioniere, in grado di riconoscere la potenza evocativa del dialetto napoletano e il suo status di vera e propria lingua, prima ancora dell’Unesco, al cui riconoscimento ufficiale sono poi seguite varie attestazioni di “merito” alla lingua napoletana, come, per citare solo l’ultimo degli esempi, la decisione di Apple di inserire il napulitano, insieme al sicilianu, come lingua ufficiale nel suo nuovo sistema operativo OSX Yosemite.

Un omaggio a Napoli, alla sua splendida lingua, e a tutti i napoletani che oggi possono avvicinarsi alla lettura della Bibbia nella loro lingua d’origine.

This post was published on %s = human-readable time difference

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

Recent Posts

Al Teatro Instabile Napoli dal 3 al 6 gennaio “Otello” di Shakespeare

TIN TEATRO INSTABILE NAPOLI DAL 3 AL 6 GENNAIO 2025 Teatro Instabile Napoli e Talentum…

2 giorni ago

Gaia Energy Napoli, è subito derby

Nemmeno il tempo di godersi la vittoria nel turno domenicale, la Gaia Energy Napoli sarà…

3 giorni ago

“Doniamo un Sorriso 3.0”: anche quest’anno la magia della solidarietà ha fatto centro

La campagna di solidarietà si conclude con un successo straordinario, portando gioia e sorrisi a…

3 giorni ago

Pompei, siti del Parco Archeologico aperti anche a Natale e Capodanno

Si comunica che il 31 dicembre 2024 tutti i siti del Parco Archeologico di Pompei…

3 giorni ago

Film di Natale, i grandi classici da guardare durante le feste

Dicembre porta con sé luci, mercatini e una tradizione intramontabile: i film di Natale. Che…

3 giorni ago

Alimentazione durante le feste natalizie: i consigli del nutrizionista

Tempo di brindisi prenatalizi, apericene - sempre più in voga- e incontri in cui non…

3 giorni ago