Continua il caos trasporti in Campania. Il nuovo sistema tariffario dei trasporti in città e Provincia, lungi dal rappresentare un miglioramento, ha finito per complicare ulteriormente le cose in un settore pubblico purtroppo già allo sfascio in Campania: quello del trasporto pubblico. Ai continui ritardi, alla carenza e alla fatiscenza dei mezzi, si è aggiunto non solo l’aumento del costo dei biglietti, ma anche un caos senza precedenti per i cittadini che non sanno più quale biglietto acquistare.
Biglietto Tic: ecco per quali spostamenti è valido
Perché, se per spostarsi in metro e funicolare va bene il biglietto da un euro (corsa singola), chi deve prendere più di un mezzo è costretto ad acquistare il Tic, alla esorbitante cifra di 1,50 euro, e rassegnarsi a spostarsi (anche) su gomma. Già, perché il Tic è valido per una sola corsa su metropolitana e funicolari. Questo significa, ad esempio, che chi ha esigenza di accoppiare una corsa in metro e una in funicolare, non può farlo con il Tic, e deve necessariamente acquistare due biglietti, oppure sostituire uno dei due mezzi con uno su gomma. La fine del consorzio Unico Campania e la frammentazione dei trasporti in una miriade di aziende, ognuna delle quali emette, dal 1° gennaio 2015, il proprio titolo di viaggio aziendale, ha generato un vero e proprio caos, nonché un danno per l’utenza che ha visto lievitare il costo dei trasporti pubblici.
Biglietto Tic, Vetrella scrive a De Magistris: “estendiamolo”
Se da un lato l’obiettivo è quello di aumentare il numero di abbonati, dall’altro non si può penalizzare chi utilizza i mezzi pubblici solo di rado, perché la mobilità è un diritto di tutti. Così, dopo il flash mob di protesta di venerdì a piazza Dante, per il miglioramento dei trasporti pubblici e contro l’assessore Vetrella, considerato uno dei maggiori responsabili del disastro insieme a Caldoro, proprio Sergio Vetrella scrive una lettera al sindaco di Napoli Luigi De Magistris per chiedergli di rivedere la posizione del Comune in merito all’utilizzo del nuovo biglietto Tic, per estenderlo anche a corse illimitate, entro i 90 minuti, su metropolitana e funicolare.
Ecco la lettera inviata dall’assessore Vetrella al sindaco De Magistris
“Alla luce delle osservazioni poste da molteplici utenti e da comitati e associazioni desidero chiederle di rivalutare la posizione del Comune circa la limitazione di utilizzo del TIC orario Napoli, estendendone la validità. Nella versione iniziale del progetto della nuova struttura tariffaria regionale, proposta dall’ACaM (per conto della Regione) e discussa all’interno del Comitato di indirizzo e monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico locale (tpl), infatti, tra le varie misure previste, il titolo integrato orario TIC Napoli da 1,50 € non aveva alcuna limitazione di utilizzo ed aveva una validità di 100 minuti. A seguito della specifica richiesta del Comune di Napoli ed a valle dei successivi lavori del Comitato di indirizzo e monitoraggio, si era invece deciso di consentire con il TIC orario integrato Napoli un numero illimitato di spostamenti su bus e un solo spostamento su ogni infrastruttura ferroviaria cittadina, portandone la durata a 90‘. Tale revisione potrebbe essere esaminata, insieme ad altre eventuali, nell’ambito dei prossimi lavori del Comitato di Indirizzo e Monitoraggio dei servizi di tpl”.
“Dopo le prime due settimane di avvio della fase di sperimentazione cominciamo, come promesso, a individuare i primi correttivi, frutto di una intensa attività di monitoraggio e verifica sugli impatti prodotti dalla nuova struttura tariffaria, al fine di mettere in campo eventuali miglioramenti per gli utenti dei servizi di trasporto. Per questo ho scritto al sindaco di Napoli, al quale per legge spetta l’ultima parola sull’uso dei biglietti nella propria città in quanto capoluogo di provincia, mentre la Regione può solo indicare i livelli massimi delle tariffe, di rivedere la posizione iniziale del Comune per permettere di utilizzare più volte anche sui mezzi su ferro cittadini il nuovo ticket orario integrato, così come richiestoci da utenti singoli e associazioni di consumatori e pendolari”.