di Giuliana Gugliotti
Passanti e lavoratori che questa mattina si siano trovati a camminare per le strade del Vomero avranno sicuramente notato uno spettacolo insolito: un gruppo di ciclisti, adulti e bambini, che insieme hanno attraversato le strade del quartiere da piazza Muzii a via Cilea passando per la pedonalizzata via Luca Giordano (perché loro, in bici, se lo possono permettere) per accompagnare i figli a scuola. Come? Pedalando.
In contemporanea con altre 4 città italiane, Caserta, Roma, Milano e Bologna, anche Napoli partecipa al Bike to School Day, evento organizzato dai cicloamatori di tutta Italia. “Un gesto semplice ma rivoluzionario” per mostrare a tutti come vivere – e spostarsi – in maniera eco-sostenibile sia possibile e addirittura facile, compreso – e anzi, soprattutto – quando si tratta di accompagnare i bambini a scuola.
A Napoli l’iniziativa è stata organizzata e curata, insieme ad altre associazioni e ciclo-attivisti, dal gruppo di ciclisti urbani “Spaccanapoli Bike“, fondato quasi per gioco da due appassionati delle due ruote, Renato Casolaro e Francesco Busco, che oggi è una delle realtà di cicloamatori maggiormente attive sul territorio. “Spostarsi in bici in città è possibile, noi lo facciamo sempre” spiegano Renato e Francesco. “Con questo progetto del Bike to School siamo agli inizi, ma vorremmo che recarsi a scuola in bicicletta diventi la normalità“.
Questo è già il secondo appuntamento partenopeo per genitori e bambini amanti delle due ruote; la prima little critical mass lo scorso 30 ottobre aveva già riscosso grande successo, ma questa volta la partecipazione è stata massiccia. A scortare i ciclisti, circa 50, per l’occasione, anche una volante della polizia municipale, che ha accompagnato il gruppo, via via più folto, da piazza Muzii all’Arenella fino alla scuola elementare Vanvitelli a via Luca Giordano, per poi raggiungere la scuola Quarati, nei pressi di via Cilea.
Qui i bambini hanno potuto sistemare le loro biciclette in una rastrelliera appositamente installata in previsione dell’evento, prima di entrare in classe con un grande sorriso stampato sui volti accesi. Perché pedalare, come sostengono Francesco e Renato, “mette tutti di buon umore“.
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29 novembre 2013