Bimbo autistico escluso dalla recita, assente a scuola dopo festività

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Andrea, il bimbo autistico escluso dalla recita di Natale in una scuola privata di Afragola, non è tornato tra i banchi dopo le festività

Ritorno a scuola per i bimbi dopo le vacanze natalizie. Per tutti tranne uno: Andrea, il bimbo escluso dalla manifestazione natalizia, in una scuola privata di Afragola, nel Napoletano, ieri non si è presentato in classe. La madre fa sapere che sono state fatte promesse e la decisione di farlo tornare tra i banchi è legata al fatto che vengano mantenute, quelle promesse. Tra dicembre e i primi giorni di gennaio si sono registrati segnali positivi: per il bimbo di sette anni con sospetto autismo, infatti, si sono mosse le istituzioni locali.

 

Bimbo autistico escluso dalla recita, la mamma: “Non mi fermerò”

Da alcuni giorni siamo in contatto con le istituzioni locali che, nonostante le festività, si stanno muovendo per mio figlio“, dice la mamma di Andrea. “Stiamo cercando tutti insieme di trovare la giusta soluzione per un rapido inserimento del mio piccolo in una scuola adeguata per dargli ogni tipo di assistenza di cui ha bisogno, – aggiunge – e non come succedeva in quella precedente, dove oltre a essere stato emarginato non veniva trattato adeguatamente, per non parlare delle lotte fatte ogni volta per avere le fatture della retta e delle divise che comprammo e dopo non ci furono fatturate, di questo ovviamente se ne occuperanno gli organi competenti“. In sostanza si intravede una soluzione per Andrea, grazie al celere intervento delle Istituzioni locali, ma si intravede anche una battaglia con la scuola.

Non mi fermerò, – conclude la mamma del piccolo – andrò avanti fino a quando non avrò giustizia per mio figlio e tutti gli altri bambini che vivono la sua stessa condizione, in una telefonata la dirigente disse che la maestra aveva sbagliato a pubblicare la lista e che per questo l’aveva ripresa, successivamente ha dichiarato ai media che non avevano fatto nulla per chiederci scusa. Mi pare ci sia un po’ confusione…“.