Associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi: sono i reati che la Polizia di Stato e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli contestano a oltre venti persone ritenute legate al clan Mazzarella.
Nei confronti degli indagati il gip di Napoli ha emesso delle misure cautelari che la Polizia di Stato sta notificando ai destinatari nei quartieri Forcella e Maddalena della città nell’ambito di una vasta operazione anticamorra.
C’è anche la 64enne madre del boss Michele Mazzarella (figlio del capoclan Vincenzo), tra i destinatari degli oltre venti arresti in carcere che la Polizia di Stato sta notificando nell’ambito di una vasta operazione anticamorra nei quartieri partenopei di Forcella e della Maddalena.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile (coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini), il clan imponeva il “pizzo” anche agli ambulanti del noto mercato della zona, chiamato appunto “della Maddalena”, costretti a pagare oppure ad acquistare la merce del clan. E chi non pagava veniva picchiato, anche pubblicamente, come è accaduto a un commerciante schiaffeggiato mentre era al lavoro. Altro elemento di spicco del clan Mazzarella è Massimo Ferraiuolo: anche nei suoi confronti è stato emesso e notificato un arresto in carcere.
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