
Bollette più leggere (www.roadtvitalia.it)
Negli ultimi anni, il governo italiano ha introdotto importanti misure fiscali per supportare i cittadini più vulnerabili.
Questa agevolazione offre uno sconto significativo sull’imposta sui rifiuti per le famiglie con reddito basso, rappresentando un aiuto concreto in un contesto economico difficile. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, n. 24/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 13 marzo 2025, stabilisce i criteri di accesso e le modalità di fruizione del bonus, che entrerà in vigore il 28 marzo 2025.
La tassa sui rifiuti, nota come TARI, è regolamentata dal D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, e modificata dalla Legge 27 dicembre 2013, n. 147. Questa legge ha ridefinito il sistema tributario per la gestione dei rifiuti urbani, consentendo ai Comuni di adottare misure agevolative per categorie specifiche, tra cui le famiglie con reddito basso. Il D.P.C.M. n. 24/2025 rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità fiscale, stabilendo criteri omogenei a livello nazionale per garantire che tutti i nuclei familiari in possesso dei requisiti possano beneficiare del bonus TARI.
Requisiti per accedere al Bonus TARI
Per poter usufruire del Bonus TARI 2025, i nuclei familiari devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
- ISEE: Il reddito del nucleo familiare deve essere inferiore a 9.530 euro annui. Per i nuclei con almeno quattro figli a carico, la soglia è elevata a 20.000 euro. Questo requisito è essenziale per garantire che il beneficio venga destinato alle famiglie più bisognose.
- Titolare dell’utenza: Il richiedente deve essere il titolare dell’utenza TARI per la quale intende richiedere il beneficio e deve risiedere stabilmente nell’immobile collegato all’utenza. Questo aiuta a prevenire abusi da parte di soggetti non idonei.
- Regolarità nei pagamenti: È necessario che il contribuente sia in regola con i pagamenti della TARI negli anni precedenti, salvo comprovate situazioni di disagio economico. Questo requisito incentiva la regolarità nei pagamenti e garantisce che i benefici siano concessi a chi rispetta le proprie obbligazioni fiscali.
Un aspetto innovativo del bonus è l’esclusione, per i nuclei familiari con persone disabili o non autosufficienti, dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari dal calcolo del reddito ai fini ISEE. Questa misura è cruciale per garantire che i soggetti più fragili non subiscano penalizzazioni nell’accesso alle agevolazioni fiscali.

A differenza delle procedure passate, il Bonus TARI 2025 opererà in modo automatico per gli aventi diritto, semplificando notevolmente il processo. Sarà sufficiente presentare un ISEE aggiornato tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Il taglio automatico del 25% dell’imposta riguarderà esclusivamente i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.350 euro. Per le famiglie con almeno quattro figli a carico, la soglia è elevata a 20.000 euro. Questa misura rappresenta un significativo aiuto economico per molte famiglie italiane, consentendo loro di affrontare con maggiore serenità le spese quotidiane.
Tuttavia, affinché questo meccanismo possa essere attuato, è necessaria l’approvazione del provvedimento da parte dell’Autorità per l’energia (Arera), in collaborazione con il Garante della privacy. Questa fase è cruciale per definire le modalità di trasmissione dei dati dall’INPS ai Comuni, garantendo così la corretta applicazione del bonus.
Il Bonus TARI 2025 si configura come una risposta concreta alle esigenze delle famiglie meno abbienti, offrendo un sostegno importante in un contesto economico spesso difficile. La semplificazione del processo di richiesta rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore giustizia fiscale e sociale nel nostro Paese. Le famiglie che rientrano nei parametri stabiliti potranno beneficiare di un aiuto concreto, contribuendo a migliorare la loro qualità della vita.