Il bonus, in forma di contributo a fondo perduto, può arrivare da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro per l’acquisto di una casa
Lo spopolamento dei borghi italiani è un fenomeno che affligge diverse zone della penisola. Nel corso degli anni sono state numerose le offerte di bonus mensili o una tantum per l’acquisto, l’ammodernamento e l’investimento in zone a rischio spopolamento. L’ultimo uscito tra i bonus contro lo spopolamento mette a disposizione 5 milioni di euro per l’acquisto di una casa nei comuni dell’Appennino, per la precisione in Emilia-Romagna.
Il bonus, in forma di contributo a fondo perduto, può arrivare da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro per l’acquisto di una casa in un comune montano.
Il bonus casa in montagna della regione Emilia-Romagna da 30mila euro permette di agevolare l’acquisto fino al 50% della spesa complessiva dell’immobile e si rivolge a coloro che vogliono abitare stabilmente in montagna.
Il fondo di 5 milioni viene ripartito tra i 121 comuni montani dell’Emilia-Romagna ed è utilizzabile solo per l’acquisto dell’immobile. Inoltre, l’agevolazione non può essere richiesta assieme a bonus finalizzati alla ristrutturazione e occorre stabilirsi per cinque anni nel comune, senza possibilità di rivendere o affittare l’abitazione acquistata fino allo scadere di quel periodo.
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Sono presenti anche delle restrizioni di età e Isee: i richiedenti devono essere under 40 (nati dopo il 1° gennaio 1982), risiedere o lavorare in Emilia-Romagna e con Isee familiari inferiore a 50mila euro annui. A questi limiti, si aggiunge però la possibilità di ottenere punti aggiuntivi se si hanno:
– uno o più figli conviventi;
– un’attività in un comune appenninico;
– meno di 30 anni.
Inoltre il punteggio nella graduatoria per la richiesta del bonus (disponibile per 12 mesi) può aumentare a seconda del comune scelto, di cui vengono calcolati tasso di crescita demografica, vecchiaia e reddito medi.