Boom di turisti a Napoli: il problema dell’abusivismo

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A Napoli il primato dei turisti stranieri nel Mezzogiorno

Sono  200mila i turisti che hanno approfittato del lungo ponte per visitare Napoli.

L’occasione ha portato alla luce il problema dell’abusivismo di affittacamere e B&B.

Turisti ed evasione

L’amministrazione comunale si rivolge ad Airbnb.it, la maggiore pagina di booking, per incassare direttamente dal sito almeno 300mila euro all’anno di tassa di soggiorno. L’assessore al Turismo Nino Daniele ha spiegato a tal proposito che si tratta di «un tentativo, di un progetto ancora in embrione ma necessario, in altre città europee l’accordo si è già trovato».

Intanto la Federalberghi chiede da tempo provvedimenti contro l’abusivismo, ora avviando anche a Napoli, dopo Roma, turismoillegale.com, un portale dove l’utente denuncia, con l’anonimato garantito, le strutture che operano illegalmente.

Il presidente dell’Abbac napoletana Agostino Ingenito,  componente dell’Assoturismo Confesercenti Nazionale, ha affermato: «A Parigi sono già riusciti a far diventare sostituto di imposta il portale di booking online. Resta però che il regolamento comunale impone che siano i gestori a riscuotere. E c’è un paradosso perché questi portali non verificano se le strutture-clienti siano autorizzate o meno. La domanda allora è come il Comune riuscirà a mettere al riparo l’incasso della tassa di soggiorno?»

I turisti amano molto la soluzione bed and breakfast. A Napoli ce ne sono  325 autorizzati,  ma basta guardare proprio ad Airbnb per capire che le strutture in esercizio effettivo sono il doppio, a cui si accompagnano le case vacanze, e gli appartamenti non conformi ai requisiti urbanistici che una struttura ricettiva deve avere.