di Redazione
Mettere a rischio la propria vita sparando fuochi d’artificio – spesso illegali – a Capodanno sembra essere un’abitudine che non passa mai di moda. E ogni 1° gennaio si continua a fare la conta dei morti e dei feriti.
Quest’anno ce ne sono stati 350 in tutta Italia, undici in meno rispetto ai 361 del 2013. Nessun morto invece si è guadagnato le prime pagine dei primi quotidiani del 2014, circostanza che non si verificava dal 2010 – l’anno scorso le vittime dei fuochi di Capodanno furono due. Resta invece a Napoli il triste primato per numero di feriti: nel capoluogo campano sono 51 le persone che hanno riportato danni in seguito all’esplosione dei botti: 28 in città e 23 in Provincia, di cui 4 minori.
Resta infatti allarmante in tutta Italia il numero dei minorenni coinvolti negli incidenti con fuochi d’artificio: quest’anno ne sono stati 89, di cui 43 hanno meno di 12 anni. Spinti da genitori irresponsabili a utilizzare fuochi non sicuri, oppure bersagli inconsapevoli dei botti inesplosi del giorno dopo, i bambini continuano a essere designate della silente strage del Capodanno.
A Napoli e a Milano due piccoli hanno subito l’amputazione di una mano, mentre a Messina una bambina ha riportato delle ferite all’occhio. Stessa sorte per una bambina di 9 anni di Catanzaro, colpita da un pallino esploso dal fucile del padre.
Il secondo posto per numero di feriti è toccato invece a Bari, che ha registrato un aumento del numero dei feriti – in tutto 26 – rispetto all’anno scorso, seguita a ruota da Roma – 23 feriti. Chiudono la classifica delle peggiori L’Aquila e Salerno con 15 feriti, Reggio Calabria con 13, Caserta e Torino con 10.
A preoccupare però è la proliferazione di fuochi d’artificio e botti illegali. Anche qui la fantasia del napoletano non conosce limiti. E dopo il pallone di Maradona e la bomba di Bin Laden sono arrivati Pipita e Don Rafe’, i maxi botti dedicati a Higuain e a Rafael Benitez, accompagnati dalla devastante bomba della Terra dei Fuochi, contenente almeno 3 chili di polvere da sparo. Botti illegali e pericolosissimi, che, nonostante i sequestri, hanno trovato il modo di superare i controlli e arrivare sul mercato nero, per essere poi venduti agli incauti, improvvisati artificieri del Capodanno.
2 gennaio 2013
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