Tradizionalmente la notte del 31 dicembre è, per il capoluogo campano, la notte dei botti di Capodanno.
Lo stesso Comune organizza uno spettacolo di fuochi d’artificio. Intanto però si mobilita la provincia e in particolare San Giorgio a Cremano che ha tappezzato la città di manifesti, per sensibilizzare al pericolo rappresentato dai botti di Capodanno, specialmente per i bambini. A Casamarciano, addirittura, il sindaco ha distribuito ai cittadini cinquecento lanterne cinesi gratis per salutare l’anno nuovo in una maniera diversa e meno pericolosa.
A proposito del pericolo dei botti di Capodanno, sul sito del Comune di Napoli c’è uno spot, un cartone animato con il jingle dei film muti che invita a “festeggiare il Capodanno senza botti e in allegria”.
Un invito che non è un divieto perché, come lo stesso Comune spiega, è inutile vietare i botti di Capodanno “quando poi non ci sono uomini per fare i controlli e far rispettare l’eventuale ordinanza di divieto”. Nacque proprio da questo l’idea dello spettacolo pirotecnico offerto alla cittadinanza, un modo per vedere un vero spettacolo di fuochi d’artificio in sicurezza.
Stella Cervasio, garante dei diritti degli animali, ha ripetutamente richiesto al sindaco De Magistris con formali procedure di prendere opportuni provvedimenti, al fine di garantire la salute degli animali, tra i principali danneggiati dai botti di Capodanno. Per Cervasio non esiste differenza tra botti legali e illegali, entrambi dovrebbero essere vietati e persino lo spettacolo pirotecnico del Comune sarebbe un cattivo esempio.
A vietare i botti di Capodanno è San Giorgio a Cremano. Il sindaco Giorgio Zinno ha firmato l’ordinanza con la quale si proibisce l’esplosione in luogo pubblico, su tutto il territorio, di prodotti pirotecnici di qualsiasi tipologia a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, degli animali e dei più piccoli.
Lo stesso fa il comune di Casamarciano. Il sindaco ha emesso infatti il divieto assoluto di utilizzo di petardi, botti e fuochi pirotecnici, invitando i cittadini a utilizzare le lanterne cinesi. Il sindaco ha spiegato: “Fare esplodere i petardi a Capodanno è una pratica lontana dalla nostra cultura e dalla nostra idea di coinvolgimento della collettività, un pericolo per chi li utilizza e per chi raccoglie botti inesplosi e una inutile tortura per animali domestici e non. Ma non abbiamo voluto solo imporre un divieto, ma anche offrire ai cittadini una festa diversa, fatta di luce, di sogni, di speranze per il futuro e non di botti, rischi e fragore. Spero che questo primo Capodanno delle lucerne diventi un appuntamento ed una tradizione per Casamarciano“.
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