Bruno Aymone contro Vittorio Sgarbi: “E’ stato lui ad aggredirmi senza motivo”

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Sgarbi in visita al museo di Pithecusa sull'isola di Ischia

Vittorio Sgarbi lunedì ha tenuto una conferenza nella Cappella Sansevero, a Napoli, dov’è custodito il “Cristo velato”. Purtroppo però, la visita è stata animata da una violenta discussione, cui ha fatto seguito una colluttazione, con un giornalista. Secondo quanto riportato in una nota dall’ufficio stampa del critico d’arte, sarebbe stato lui ad essere aggredito e ferito all’orecchio. Alla base di ciò ci sarebbe stato il rifiuto da parte di Sgarbi di rilasciare un’intervista.

 

Secondo il giornalista Bruno Aymone, sarebbe stato Vittorio Sgarbi ad aggredirlo

Il Corriere del Mezzogiorno, ha contattato il giornalista e a sua volta critico d’arte, Bruno Aymone, che, però, ha una versione dei fatti diametralmente opposta. Ecco le sue parole riportare dal Corriere.

Cosa è successo lunedì pomeriggio?

«Ho seguito Sgarbi durante il giro del Museo. Sono stato con lui, con Fabrizio Masucci, il presidente del cda del Museo e con tutti gli altri per un’ora e mezza. Alle diciannove e quindici Sgarbi doveva iniziare la sua lectio magistralis sul Barocco. Aveva appena ultimato di sfogliare al volo alcuni libri quando ho iniziato l’intervista».

Vada avanti.

«Eravamo seduti a 15 centimetri di distanza. La mia prima domanda è stata: professore, è un privilegio per Napoli averla qui a Cappella Sansevero, della quale stasera sarà cantore, succedendo a Philippe Daverio. Che taglio darà alla sua lezione magistrale? Non ho fatto in tempo a concludere ed è partito un ceffone che mi ha colpito poco sotto l’occhio».

Cosa avrebbe scatenato la furia di Sgarbi?

«La citazione di Daverio, il critico d’arte francese. L’ha interpretata come un oltraggio, ha creduto che intendessi dire che Daverio gli è superiore. Un equivoco, perché facevo riferimento ad una mera successione temporale. Mi ha apostrofato: Giornalista di m…, io non sono secondo a nessuno».

Ha reagito?

«Nessuna reazione fisica da parte mia, mi sono limitato a dire una cosa del tipo: ma che fa, è impazzito?».

Sgarbi dice che lei gli ha tirato i capelli. Una invenzione, quella del celebre critico d’arte?

«Non ho tirato i capelli a nessuno. Lo testimoniano le riprese degli operatori che erano al mio seguito».

Sgarbi annuncia che si appresta a sporgere denuncia nei suoi confronti. Lei è animato dalle stesse intenzioni?

«Non lo so, valuterò nei prossimi giorni. Per ora prevale l’amarezza di essere stato tirato in questa situazione spiacevolissima».