“E pensare che non avrei mai creduto di poter fare l’attore, devo tutto allo sport”. E chissà come sarebbe stato se Bud Spencer se fosse andata veramente così. Se fosse rimasto solo Carlo Pedersoli. Orgoglio napoletano del nuoto italiano. Il primo rappresentante del tricolore a scendere sotto il minuto nei 100 m. stile libero, oltre ad essere stato più volte campione italiano di nuoto a stile libero e in staffetta. Già di per sé numeri da tutti in piedi e applausi. Ma per fortuna no. Per fortuna Carlo è diventato Bud. Che ieri ha ricevuto, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, dal sindaco del capoluogo campano, Luigi de Magistris, la medaglia della città e una targa con la scritta “un uomo a tutto tondo, attore, sportivo e napoletano”.
Ed è una Sala Giunta gremita in ogni ordine di posto. Come sottolinea lo stesso primo cittadino. Entusiasta, ma per nulla stupito di tutto ciò. Giornalisti, consiglieri, assessori, ma anche cittadini e addetti ai piani che sono riusciti a entrare per non perdersi neanche un solo momento. Tutti trasformati in fan. “E’ un grande onore per ma salutare Carlo. E la mia gioia credo rappresenti quello di un’intera città, vista al folla di oggi in sala”. Le parole del sindaco, che resta al suo fianco dall’inizio alla fine dell’evento. Durante il quale il tempo sembra tornare indietro. E negli occhi dei presenti ci sono le immagini di quei film che hanno accompagnato la vita di tutti.
Negli occhi di Bud Spencer, invece, c’è una gioia che quel ragazzino di 85 anni ancora ha e trasmette. “Vi ringrazio di cuore e sono commosso: questa onorificenza mi fa quasi sentire come se i miei 85 anni diventassero improvvisamente 28”. Commozione che coinvolge tutta la sala, nella quale, in prima fila, a non perderlo mai di vista, ci sono sua moglie e i suoi due figli, e da cui partono attestati come “Maestro”, ma, soprattutto, quegli applausi che fanno fatica a contenersi. Da parte di chi è lì per una foto, una pacca sulla spalla, una semplice stretta di mano con l’eroe di una vita. “Sono andato per la prima volta al cinema a 7 anni, nel 1974, proprio per vedere ‘Altrimenti ci arrabbiamo’ con la coppia Bud Spencer Terrence Hill”. A dirlo è lo stesso de Magistris. Che continua. “Ho sempre apprezzato il fatto che, in diverse interviste, Bud abbia sempre voluto ricordare con orgoglio il suo essere napoletano ed il suo profondo legame con la città“.
Un legame per sottolineare il quale, Bud cede il passo a Carlo. “Sono napoletano e Napoli me la sono sempre portata dentro. Mi ha dato amore e passione. Sono nato proprio qui vicino, a via Generale Orsini a Santa Lucia, ho studiato alle elementari con Luciano De Crescenzo ed è stato proprio in questo mare che ho mosso le mie prime bracciate nel mondo dello sport”. Ci tiene a ripeterlo. Perchè il Cinema, soprattutto in coppia con Terence Hill, gli ha dato fama e popolarità in tutto il mondo, ma l’uomo che è lo deve soprattutto allo sport. Inteso come filosofia di vita. Come quando Ninuccio, il suo istruttore, “mi prese e mi buttò a mare. State tranquilli, diceva, il ragazzo sape nuotà”. In quel napoletano che non lo abbandona mai.
Quella lingua napoletana in cui ha inciso anche alcune canzoni del suo ultimo progetto. Un cd musicale che regala al sindaco de Magistris. “Si tratta di dieci brani inediti da me musicati e cantati. Cinque sono napoletani”. Il titolo? “Futtetenne, fregatene. Una parola che racchiude la mia filosofia di vita”. L’ennesimo insegnamento del gigante buono con gli occhi che sorridono.
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