Piena la chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, con tante persone che hanno risposto all’appello di don Maurizio Patriciello per un incontro dal titolo “Mai più camorra nelle nostre terre”.
In tanti hanno risposto ieri sera all’appello di don Maurizio Patriciello per un incontro pubblico dal titolo che è allo stesso tempo un grido d’aiuto e un auspicio “Mai più camorra nelle nostre terre”. Piena la chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano (Napoli).
Tutta la comunità del Parco Verde si è stretta attorno al suo parroco, dinanzi alla cui chiesa nelle settimane scorse è stato fatto esplodere un ordigno, per ascoltare le riflessioni del procuratore della Dda di Napoli Giovanni Melillo e del vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, moderati dal giornalista Pino Ciociola.
“Siamo scoraggiati – lo sfogo di don Maurizio Patriciello – sono venuti in tanti qua, tanti impegni da parte di tutti, ma c’è sempre un anello mancante. L’ analisi ci è chiara ormai, quello che manca è una via di uscita da una situazione che a Caivano è disastrosa”.
“Io non ho ricette da suggerire – ha osservato il procuratore della Dda di Napoli, Giovanni Melillo – e diffido da chi ne propone, ma so che la nostra è una società complessa fondata su diritti e doveri. I diritti vengono compressi quando i doveri non sono adempiuti, c’è una stretta correlazione che porta alla sopraffazione. Abbiamo bisogno – la conclusione del magistrato – di normalità che si traduce in enti territoriali all’altezza, alloggi pubblici assegnati a chi ne ha diritto, strutture scolastiche che denunciano chi abbandona, strutture sanitarie efficienti e più in generale di un esercizio di trasparenza da parte delle varie articolazioni dello Stato. Ma la risposta della gente stasera è un bel segnale”.