Citofoni, pomelli dei portoni, adattatori in ottone per il rifornimento del gpl nelle auto. Cose che nessuno penserebbe mai a rubare. E invece no: è proprio questa la nuova tendenza criminale tra Napoli e Provincia, soprattutto nelle zone di Pianura, Soccavo, e i Campi Flegrei. Dopo i vari furti di rame, attribuiti ai rom, per queste nuove azioni vandaliche sono sotto accusa i delinquenti locali, che ruberebbero l’ottone per poi rivenderlo, non certo a prezzo d’oro: da 2 euro e 50 a 5 il costo dell’ottone al chilo.
Ma la crisi c’è e si sente. Soprattutto si vede: potrebbero darcene testimonianza gli abitanti di un condominio di Agnano, che nella mattinata di un paio di giorni fa non hanno ritrovato il loro citofono, sradicato dal muro da qualche vandalo che indubbiamente lo ha venduto per guadagnare qualche misera carta da 5 euro.
Considerati atti vandalici di basso conto, i furti non sono stati denunciati, poiché questi oggetti sono ritenuti di scarso valore economico. Anche se a pagarne le conseguenze restano i cittadini e gli storici palazzi a cui, giorno dopo giorno, viene sottratto anche l’impensabile.
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