Calcio Napoli Sarri in una intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ traccia un bilancio di questi suoi primi mesi in Premier e rivolge anche un ringraziamento al presidente azzurro.
Calcio Napoli Sarri | L’addio al Calcio Napoli non è stato dei migliori, senza dubbio. Ma Maurizio Sarri non sembra portare rancore nei confronti di Aurelio De Laurentiis. Anzi, arriva persino a ringraziarlo dell’opportunità. Ecco uno stralcio dell’intervista fatta al tecnico del Chelsea pubblicata su ‘La Gazzetta dello Sport’.
Quattro mesi di calcio inglese: bilancio?
“I risultati e anche la qualità del nostro calcio segnano l’indice positivo. Diciotto partite senza sconfitte, in una realtà competitiva come questa, dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Sono ancora più contento perché si gioca tantissimo e la possibilità di incidere in profondità è più complessa. Il ritmo è serratissimo. È ovvio che in queste situazioni le partite sottraggono lavoro sul campo. Non posso però dire che non lo sapessi, ero consapevole di questo carico di impegni e sto cercando una mediazione tra allenamenti e gare”.
L’eredità che ha lasciato a Napoli?
“Penso che quella più visibile sia numerica: presi un Napoli che aveva chiuso il campionato con 64 punti e ho lasciato una squadra che ha raggiunto quota 91. Più di questo non si poteva fare. L’altra eredità è personale: il rapporto con la città e la sua gente. Non mi staccherò mai dal Napoli. Hanno paragonato il mio Napoli a quello di Vinicio, una delle prime squadre in Italia, negli anni Settanta, a viaggiare nel futuro. Mi onora quest’accostamento”.
Addio al Napoli: che cosa si sente di dire ad Aurelio De Laurentiis?
“Non ho nulla da dire. Posso solo ringraziarlo. Mi ha dato la più grande soddisfazione personale della mia vita affidandomi il Napoli, la squadra del mio cuore e delle origini. È stata una magnifica avventura che non può essere cancellata da un congedo un po’ così”.
L’Italia vista da Londra: la Juventus dominerà in lungo e in largo anche quest’anno?
“Questa Juventus ha una priorità: la Champions. Alla fine, potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio per la concorrenza”.