Calciomercato Napoli Cavani a giugno è più di una idea, ma solo alle condizioni del patron azzurro. Che chiude le porte a qualsiasi possibile arrivo per gennaio.
Prima l’incontro con i giornalisti. Poi il sopralluogo al San Paolo. Aurelio De Laurentiis ha parlato un po’ di tutto alla radio ufficiale. Di scudetto, di mercato, di Cavani e di Var. “Ancelotti e’ un grande come uomo e come allenatore. Da lui – ha spiegato a Kiss Kiss Napoli il presidente del club azzurro – mi aspetto qualsiasi frase. Per lui, dopo tanti anni lontano dall’Italia, e’ stato come un rinascere, sta lavorando assieme a una squadra in cui lui crede, con tanti giovani talenti. Ci ha messo molto meno del previsto a far girare la squadra come voleva, facendo tesoro del calcio di Sarri, impostando pero’ anche il suo calcio”.
I tifosi si aspettano qualche colpo di mercato. Ma De Laurentiis chiude le porte a qualsiasi rinforzo. “Non abbiamo ancora visto Meret, Younes, Ghoulam, Chiriches e Verdi. Di cosa dobbiamo aver paura, di cosa dobbiamo parlare? Se dobbiamo poi per forza fare il calcio virtuale, giocando virtualmente e facendo il mercato, allora invito i tifosi a fare una squadra virtuale, visto che ora i campionati di questo tipo sono tanto in voga. Facciamo una squadra ideale, la finanzio io e vediamo se vinciamo qualcosa”, ha aggiunto il numero uno del club partenopeo.
Le condizioni per Cavani
Sicuramente per Cavani c’e’ una corsia preferenziale. A certe condizioni pero’. “Mi ha fatto piacere ritrovarlo a Parigi – ha proseguito De Laurentiis – ci siamo abbracciati e l’ho trascinato nello spogliatoio. Ma Napoli come fa a non mancarti? Se ti affacci a Parigi non hai Capri e queste giornate meravigliose, la capitale francese non e’ vivibile da protagonista per le strade come accade qui da noi. Se a fine campionato, con l’ok di Ancelotti, il Psg ce lo desse in prestito gratuito o ce lo cedesse per una cifra simbolica, visto che e’ in scadenza, e se lui si accontentasse di 6, 7 milioni a stagione, potrebbe, ripeto Ancelotti permettendo, tornare. Soprattutto, al Matador, bisognerebbe spiegare che la filosofia importante ora e’ quella dei 24 giocatori”.
Il presidente del Napoli vuole essere tutelato dal Var. “Ho letto le affermazioni di Rizzoli sui 7, 8 errori – ha concluso De Laurentiis – e mi chiedo perche’ sia cosi’ complicato utilizzare uno strumento tecnologico che deve essere d’aiuto agli arbitri. Se abbiamo una tecnologia del genere, che riesce a vivisezionare un’azione, deve essere la Var stessa a chiamare l’arbitro ad analizzare le immagini. Siamo noi che paghiamo la Federcalcio, gli arbitri, siamo noi a dover tutelare i nostri investimenti e le aspettative dei tifosi. Bisogna creare un tavolo, altrimenti bisognera’ intervenire personalmente, magari chiedendo anche dei danni, cosa che nessuno ha mai fatto”.