Scarcerato Raffaele Moxedano, calciatore e capitano del Neapolis di Mugnano, indagato nell’inchiesta calcioscommesse per le presunte combine fatte in Lega Pro e Serie D. Nella giornata di ieri il 30enne capitano del Neapolis è apparso davanti al giudice per le indagini preliminari, al termine delle quali il gip non emesso alcuna misura nei confronti del calciatore. Accolta dunque la richiesta dei suoi avvocati, il quali avevano chiesto la scarcerazione per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza.
Raffaele Moxedano è finito nel mirino dei giudici poiché ritenuto coinvolto almeno in due partite nel recente scandalo calcioscommesse: il capitano della Neapolis avrebbe infatti consegnato soldi all’allora dirigente della sua squadra, per poi farli consegnarli a calciatori della Montalto Frattese e della Puteolana, con l’intento di manipolare i risultati degli incontri. Le accuse si basano su alcune intercettazioni, contestate dalla difesa, e così è stato scarcerato Raffaele Moxedano.
Scarcerato Raffaele Moxedano, sorte diversa per il padre Mario
Più complicata la situazione che vede coinvolto il presidente della Neapolis, il padre Mario Moxedano, dove il giudice ha chiesto per lui misure di custodia cautelare. Il padre a differenza del figlio, scarcerato, è accusato anche di avere contatti con la criminalità organizzata, in particolare con il clan Iannuzzo della ‘ndrangheta. Lui ovviamente nega i contatti e si dichiara vittima del suo ex direttore sportivo. Nei prossimi giorni ci saranno sicuramente altri sviluppi, perché siamo solo all’inizio e fino ad ora è stata scoperta sola la punta dell’iceberg.