Una intercettazione riporta un colloquio telefonico tra due affiliati alle cosche camorristiche contrapposte per ottenere il potere nella zona del centro storico napoletano.
“Sai sparare solo nelle pizzerie e basta… solo nelle pizzerie… hai preso l’appalto con i fabbri?”. L’intercettazione, con tanto battuta finale venata di sarcasmo dispregiativo figura tra gli atti dell’inchiesta dei carabinieri e della Procura di Napoli che ieri hanno assestato un duro colpo al clan napoletano dei Sibillo, con l’arresto di 21 persone. La conversazione supporta l’ipotesi secondo la quale dopo l’arresto dei quattro reggenti della “costola” del clan Contini (i Sibillo, ndr) tra i quali figurava anche il padre dei baby boss Emanuele e Pasquale Sibillo, preso il 9 marzo 2019, lo scontro già aspro con il clan Mazzarella subisce una recrudescenza.
Secondo quando emerge dall’ordinanza di custodia cautelare del gip di Napoli Luana Romano, che accoglie i risultati delle attività investigative dei carabinieri e della DDA di Napoli, i Mazzarella di approfittare del momentaneo vuoto di potere per appropriarsi delle attività illecite dei Sibillo, in particolare delle estorsioni ai negozi che si affacciano su via dei Tribunali (ma non solo), noto decumano del capoluogo partenopeo turisticamente estremamente importante e quindi particolarmente appetibile.
Lo scontro tra clan Sibillo e Mazzarella
Gli uomini dei Mazzarella, per portare a un livello più alto lo scontro, iniziano così a compiere una lunga serie di attentati anche contro pizzerie piuttosto note, per fare in modo che l’attenzione (dell’opinione pubblica, delle forze dell’ordine e della magistratura) si focalizzi proprio sui Sibillo i quali, però, ricevendo periodicamente il “pizzo” da questi commercianti, non avevano alcun motivo di mettere in atto delle ritorsioni nei loro confronti.
Emblematica è, quindi, l’intercettazione del 6 marzo 2019 di una conversazione tra rivali (Sibillo da una parte, Mazzarella dall’altra) intercorsa su un cellulare sottratto durante uno scontro a un affiliato al clan Mazzarella e finito nelle mani di un elemento riconducibile ai Sibillo il quale, rivolgendosi all’autore di un raid contro una pizzeria, dice: “Sai sparare solo nelle pizzerie e basta… solo nelle pizzerie… hai preso l’appalto con i fabbri?”.