Nove Sezioni (Internazionale, Prosa nazionale, Danza, Osservatorio, SportOpera, Musica, Letteratura, Progetti Speciali, Mostre) per un totale di 93 eventi e 116 repliche, con 57 prime assolute e 5 nazionali in 31 giorni di programmazione, con larga prevalenza delle drammaturgie contemporanee: è il programma della sedicesima edizione del Campania Teatro Festival, in programma dal 9 giugno al 9 luglio.
La rassegna teatrale italiana, diretta per il settimo anno da Ruggero Cappuccio, è realizzata con il sostegno concreto della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano. La manifestazione, che si avvale anche di un contributo annuo del ministero della Cultura per il suo schema multidisciplinare, è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA (European Festival Association).
Oltre che nei teatri napoletani (Politeama, Mercadante, Trianon, Nuovo, Sala Assoli e TAN) e al Colosseo di Baiano (Avellino), molti degli eventi del Campania Teatro Festival 2023 avranno per la prima volta come suggestivo scenario la Villa Floridiana di Napoli, dove saranno allestiti due palchi in maniera permanente.
Gli altri appuntamenti sono in programma in altri spazi della regione come il Teatro Romano di Benevento, il Duomo di Salerno, Villa Campolieto di Ercolano (Na), la località di Foresta a Tora e Piccilli (Ce), il Tabacchificio di Paestum (Sa), il Palazzo Coppola di Valle/Sessa Cilento (Sa) e il Cortile del Museo di Sarno (Sa).
Quest’anno a impreziosire la Sezione Internazionale ci sarà anche John Malkovich, protagonista con Ingeborga Dapkunaite l’8 e il 9 luglio dell’illuminante mistero di “In the solitude of cotton fields” di Koltès, per la regia di Timofey Kuliabyn, prima nazionale al Politeama di Napoli, in lingua inglese con sovratitoli in italiano.
“Dietro a questo investimento enorme, 42 milioni di euro, c’è una scelta politica e ci sono anche sacrifici, ci sono responsabilità che ci assumiamo. Da sempre – ha detto in conferenza stampa a Napoli il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – abbiamo ritenuto di non ridurre risorse complessive destinate alla cultura e alle politiche sociali. Credo che questo debba essere un motivo d’orgoglio per tutti quanti noi ed è quello che dà un segno all’attività del governo regionale. Credo che sarà veramente una bellissima stagione in un momento non facile per la vita del nostro Paese”.
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