Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha tenuto oggi una lunga audizione, in Commissione parlamentare per le questioni regionali, sull’esame del decreto legge recante misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile e di coesione.
Per Musumeci, il Commissario straordinario di governo per l’attuazione degli interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato, dovrà provvedere alla realizzazione di interventi di riqualificazione sismica del patrimonio edilizio pubblico, “per una copertura finanziaria di poco meno di mezzo miliardo di euro, se si considerano le risorse del primo decreto legge”.
“Sul piano finanziario – ha spiegato il ministro – si prevede la dotazione di oltre 135 milioni di euro per gli edifici pubblici, oltre 284 milioni per le infrastrutture e più di 16 milioni euro per plessi scolastici dichiarati inagibili. Con i 50 milioni stanziati nel primo decreto legge arriviamo a poco meno di mezzo miliardo di euro”.
Musumeci ha ricordato come nell’area dei Campi Flegrei siano stati posti “divieti di rilascio di nuovi titoli edilizi per interventi di nuova costruzione”. “Su quell’area – ha aggiunto – non si può e non si deve più costruire una casa”. Sono state inoltre previste misure “urgenti per la riqualificazione sismica e la riparazione degli edifici residenziali inagibili”. E “saranno esclusi immobili che risulteranno come seconde case o abusivi”.
La responsabilità di quanto si è verificato nell’area dei Campi Flegrei è “di chi aveva il dovere di disciplinare le attività edilizie e urbanistiche in una zona ad alto rischio e non lo ha fatto. La popolazione dei Campi Flegrei è stata ingannata per 80 anni da coloro che avevano il compito di parlare con assoluta sincerità, ma non lo hanno fatto”, ha sottolineato il ministro. “Da una parte si parlava di sisma e dall’altra parte si autorizzavano i piani di costruzione e la lottizzazione. La responsabilità non è di chi ha ricevuto la casa dal padre o dal nonno”.
“Dire che lo Stato può mettere in sicurezza tutto il costruito dei Campi Flegrei è una bugia, un abuso”, ha sostenuto Musumeci. “Lo Stato può intervenire per assicurare alla popolazione la fruibilità degli spazi pubblici, ma non può alimentare le illusioni di 103 mila abitanti”, ha sottolineato il ministro, che ha anche annunciato la terza esercitazione, che si terrà nel mese di ottobre, per testare il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei.