Covid, il campo nomadi di Giugliano diventa ‘zona rossa’

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de luca
Vincenzo De Luca

La decisione dopo che lo scorso 31 agosto è stata rilevata la positività al Covid di un residente del campo

Isolamento domiciliare con divieto di allontanamento, fino al prossimo 15 settembre, dalle abitazioni e stop agli ingressi e alle uscite dalla zona con presidio delle forze dell’ordine ai varchi di accesso. Il campo nomadi di via Carrafiello a Giugliano, in provincia di Napoli, diventa una sorta di zona rossa su disposizione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

La decisione dopo che lo scorso 31 agosto è stata rilevata la positività al Covid di un residente del campo dove sono insediati 70 nuclei familiari con un numero orientativo di 500 persone complessivamente “che vivono – è scritto nel provvedimento firmato da De Luca – stretti rapporti interpersonali in condizioni di precarietà igienico sanitaria“.

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L’uomo è attualmente ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli “e non stato in grado di riferire in merito ai propri contatti stretti” mentre un suo familiare ha spiegato che “sono intercorsi rapporti stretti interpersonali tra il cittadino positivo e numerosi altri residenti del campo“.

Sono stati così sottoposti a tampone molecolare gli appartenenti al nucleo familiare dell’uomo risultato positivo e tutti sono risultati a loro volta positivi al virus. Di qui la necessità di “scongiurare il rischio di un’ampia e ingestibile diffusione del virus“.