Campo profughi di Eidomeni: un morto, molti feriti e scontri con la polizia

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Campo profughi di Eidomeni scontri e morti

Il campo profughi di Eidomeni, dopo i fatti di Parigi, sono cambiate molte cose. Quella che per mesi era stata una porta girevole per i balcani, oggi è un limite difficilmente valicabile e la frontiera non è più così facile da superare. Da circa una settimana la Macedonia ha negato l’accesso a profughi e migranti che non siano Siriani, Iracheni e Afgani.

Nel campo di Eidomeni, piombato nel caos e abbandonato da tutte le ONG, riprendono gli arrivi dei pulman carichi di rifugiati e alle 10 del mattino sono almeno 35 quelli fermi, in attesa di comunicazioni in un’area di sosta a 4 km dall’ingresso del campo. Trasportano iracheni, afgani e siriani a cui il passaggio del confine macedone dovrebbe essere nuovamente garantito dallo status di “rifugiati di guerra”.

Campo profughi di Eidomeni: un morto negli scontriGià dall’inizio di questa settimana la tensione era altissima, continui gli scontri fra gruppi di nazionalità diversa a colpi di pietre e bastoni, molti i feriti. Nella notte tutti i container delle ONG presenti nel campo sono stati forzati, vandalizzati, rubati viveri e vestiti, dopo tutto, niente che non fosse stato già a loro destinato.

Campo profughi di Eidomeni: un morto negli scontri

Negli scontri sono andati persi e distrutti i punti di distribuzione del cibo e il magazzino. Con le forze dell’ordine già in evidente difficoltà, arriva la voce di un ragazzo morto, si tratterebbe di un marocchino di 22 anni, si sarebbe arrampicato su un vagone, rimanendo folgorato da un cavo dell’alta tensione; il campo di Eidomeni sorge a ridosso di una stazione ferroviaria.

Subito un corteo spontaneo ha sorretto la salma in spalla dirigendosi verso il blocco militare alla frontiera, la polizia ha risposto per più volte con il lancio di lacrimogeni. Intanto buona parte delle ONG hanno abbandonato il campo. Campo che dovrà essere presto evacuato anche dai migranti, la polizia greca ha dato 3 giorni di tempo, partiti già i primi convogli verso Atene.

Presidente e fondatore di Oceanus, velista e subacqueo, biologo e giornalista. Appassionato di storia e politica, cooperazioni e sviluppo internazionaleAl momento, sulla linea di confine, le guardie di frontiera macedoni controllano con estrema lentezza i documenti, spesso interrompendo l’operazione per ore. Intere famiglie sono in fila, accampate all’aperto per tutta la notte gelida, in attesa di passare. Si stima siano almeno 3.000 i profughi sono bloccati nel campo di Eidomeni da settimane a cui non è concesso attraversare la frontiera macedone, la polizia greca ha intimato loro di evacuare il campo entro le prossime ore. Messi a disposizione treni gratuiti diretti ad Atene, dove è organizzata l’accoglienza.

A seguito delle tensioni diplomatiche tra Unione Europea e Grecia nel campo di Eidomeni è arrivato il personale del FRONTEX con il compito di coordinare la gestione della frontiera greca-macedone.

Fabio Siniscalchi

Presidente e fondatore di Oceanus, velista e subacqueo, biologo e giornalista. Appassionato di storia e politica, cooperazioni e sviluppo internazionale