Da Capodimonte a Matera, in mostra 10 opere fiamminghe

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Le opere sono dipinti ad olio su tela degli artisti Johann Basilius Grundmann, di Willem Schellinks, di Kees Terlouw e di Cornelis Springer

Dieci dipinti realizzati tra il XVII e il XIX secolo da artisti di scuola fiamminga e nordica sono in mostra dal 22 febbraio a Matera, al Museo nazionale, a Palazzo Lanfranchi, nell’ambito del progetto “100 opere tornano a casa”, promosso dal Ministero della Cultura per promuovere i collegamenti tra i musei italiani e valorizzare il patrimonio culturale conservato nei depositi dei luoghi d’arte.

Le opere, provenienti dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, sono dipinti ad olio su tela degli artisti Johann Basilius Grundmann (autore de “Il ciarlatano”, “Il limatore di seghe”, “La bottega del ciabattino”, “Mercato”, “La bottega del rigattiere”, “La filatrice”) di Willem Schellinks (“Veduta dell’Ij ghiacciato”), di Kees Terlouw (“Canale olandese”) e di Cornelis Springer (due dipinti su “Veduta d’Olanda”).

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L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa a cui hanno partecipato la direttrice del Museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro, la responsabile dei depositi del Museo di Capodimonte, Maria Tamajo Contarini, la soprintendente all’Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Luigina Tomay, l’assessore comunale di Matera alla cultura, Tiziana D’Oppido, e il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.

Le opere fiamminghe sono state allestite negli spazi dedicati alla quadreria dei 17 dipinti della collezioni Camillo D’Errico esposti a Matera, in relazione all’interesse che la committenza lucana ha mostrato in passato verso gli artisti nord-europei. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione attraverso il canale Rai Doc di un documentario breve e una serie di 13 episodi in presa diretta, nei quali i direttori dei musei e gli esperti illustreranno agli spettatori la storia delle opere e le motivazioni di questi scambi di opere.

Nel dicembre scorso il Museo nazionale di Matera aveva ricevuto, per lo stesso progetto, due opere di Salvator Rosa (”Paesaggio con figure” e ”Giocatori di carte”) dalle Gallerie nazionali Barberini Corsini.