Capotreno aggredito a colpi di machete: arrestati un salvadoregno e un ecuadoriano

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Capotreno aggredito a colpi di machete: arrestati un salvadoregno e un ecuadoriano

Capotreno aggredito a colpi di machete, finiscono in manette un salvadoregno di 19 anni e un giovane 20enne originario dell’Ecuador. I due giovani sono stati arrestati dalla Polizia per l’aggressione, a colpi di machete, compiuta a Milano alla stazione ferroviaria di Villapizzone ai danni di un capotreno e di un suo collega accorso per aiutarlo.

 

Capotreno aggredito a colpi di machete: identificati i due colpevoli

Il primo, il salvadoregno Josè Emilio Rosa Martinez, è ritenuto dagli inquirenti l’esecutore materiale: sarebbe infatti stato lui a scagliare il colpo di machete che ha quasi amputato il braccio sinistro del capotreno. Il suo complice, Jackson Jahir Lopez Trivino, è ecuadoriano e clandestino sul territorio italiano. Quest’ultimo è già noto alle forze dell’ordine milanesi con l’appellativo di “Peligro“: era stato coinvolto nell’operazione della Squadra Mobile ribattezzata “Mareros” che nel 2013 aveva portato all’arresto di 25 persone (di cui 7 minorenni), per la maggior parte salvadoregni, tutti affiliati alla gang di latinos denominata “MS-13”.

 

Capotreno aggredito a colpi di machete: proseguono le indagini per individuare gli altri aggressori

Quando gli agenti del commissariato Comasina li hanno bloccati in Via Ernesto Moneta, sotto il ponte Martin Luther King, poco lontano dal luogo dell’aggressione, circa un’ora e mezza dopo, erano entrambi sporchi di sangue. Sono stati fermati e portati in Questura per essere identificati. L’arresto è scattato al termine di un interrogatorio condotto negli uffici di Via Fatebenefratelli dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella. Intanto proseguono le indagini per individuare gli altri responsabili dell’aggressione che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata compiuta da un gruppo di almeno 4 persone.