Con Massimiliano Caiazzo si chiude il Carbonia Film Festival, evento dedicato al cinema del reale.
Gran finale per il Carbonia Film festival, dedicato al cinema del reale. C’è stato un vero e proprio bagno di folla davanti al Cineteatro Centrale, ad accogliere uno tra i più attesi ospiti della rassegna: l’attore Massimiliano Caiazzo, originario di Castellammare di Stabia, classe 1996, assurto a icona e idolo dei giovanissimi grazie al ruolo di Carmine Di Salvo nella serie fenomeno degli ultimi anni, Mare Fuori.
E’ giunto a Carbonia a pochi giorni dall’esplosione di gioia di un’intera città per lo scudetto. Ha presentato, assieme al regista Nicola Prosatore e una delle protagoniste, Dominique Donnarumma, “Piano Piano“, opera prima di Prosatore e film d’ esordio sul grande schermo per Caiazzo. Un coming of age ambientato nella Napoli del 1987, l’anno dello storico scudetto della squadra partenopea trascinata dall’astro Maradona.
E sono giunti dalla mattina centinaia di ragazze, in netta maggioranza, e ragazzi, anche dai paesi limitrofi. Si son messi in fila sotto il sole già dal primo pomeriggio per ritirare i biglietti della proiezione delle 21. La sala gremita, ovazioni, applausi, al grido di “Massi, Massi”, hanno fatto sentire al loro idolo il loro affetto.
“Questa grande popolarità – ha spiegato Massimiliano Caiazzo – ha suscitato un mix di emozioni contrastanti. Un po’ mi ha spaventato, un po’ lo sto comprendendo, un po’ sono contento. Come sempre quando ci sono esplosioni improvvise. Però mi sono ritrovato nelle condizioni di fare un lavoro un po’ più profondo su me stesso, mettendo a fuoco le cose che per me sono davvero importanti. E di concentrarmi su quello che mi piace e mi fa stare bene”.
In primo piano, poi, nella serata conclusiva la cinematografia sarda con la presentazione delle anticipazioni sui lavori di Peter Marcias, Antonello Carboni e Giulia Camba. Sono stati quattro giorni di proiezioni, incontri, approfondimenti, musica, per la rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali (Csc) Carbonia della Società Umanitaria diretta da Paolo Serra. Il direttore artistico, Francesco Giai Via ha puntato, poi, tra gli altri, su importanti nomi come la regista Claire Simon, il montatore Jacopo Quadri, o ancora sul regista Paolo Pisanu.
“La formazione dei giovani è il cuore del festival reso possibile dal nostro straordinario e giovane staff, ognuno di loro – ha commentato Paolo Serra – ha fatto diventare ancora una volta per quattro giorni Carbonia, Fabbrica del Cinema, in un territorio che guarda con fiducia e speranza alle nuove generazioni”.