L’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha indetto una giornata di preghiera e di digiuno contro la camorra: il giorno scelto è martedì 31 maggio 2016. La giornata avrà inizio con un corte che partirà dalla chiesa di Sant’Agrippino a Forcella, direzione Duomo. Qui, davanti all’immagine dell’Immacolata del venerabile Don Placido, avverrà l’atto di affidamento della Diocesi e della città alla Vergine, preceduto dal rosario.
Sepe: “Dobbiamo uscire dalla sagrestie e andare nelle piazze”
Il cardinale spiega che è arrivato il momento che “dobbiamo uscire dalle sagrestie e andare nelle piazze e nelle strade per parlare, ascoltare, confrontarci con tutti, soprattutto con chi per ambizione, per sete di denaro e di potere ha scelto la via che porta alla morte e non alla pienezza della vita. Dobbiamo riportarli al rispetto delle regole e della persona, dobbiamo recuperarli all’osservanza della legge di Dio che è legge di amore e di vita”.
La società, le istituzioni, la Chiesa, non può tenere occhi e orecchie chiusi – spiega Sepe – non può non gridare il dolore per il tanto sangue versato sulle nostra strade, sangue che offende Dio”. Il cardinale lancia poi un appello direttamente ai cirminali: “Deponete le armi, state sbagliando gravemente, state distruggendo il vostro futuro, state compromettendo le vostre famiglie, state profanando la vostra terra e la vostra città. Ravvedetevi siete ancora in tempo per salvarvi, per restituire a Napoli la sua bellezza. Siate uomini! Dimostrate il vero coraggio che non è quello delle armi”.