“San Gennaro è un giocatore che è presente anche se non si vede, è il dodicesimo uomo in campo“. A parlare è il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, commentando la partita di ieri. “Lo dico sempre quando vado in Trentino dove il Napoli fa il ritiro – afferma – Quando a Mertens, Milik, Insigne vengono i guizzi, è sicuramente merito della loro professionalità e bravura, però c’è anche San Gennaro“.
Il cardinale racconta di aver visto la partita da solo e che al “sono saltato dalla sedia, ero solo e dicevo: ‘Bravo, bravo!‘”. Temeva, il presule, di non arrivare in tempo perché ieri, come racconta, aveva una cerimonia “all’Arco Mirelli ed ero un po’ preoccupato che si facesse tardi. Però ce l’ho fatta“. Il cardinale, tifosissimo del Napoli, dice che si aspettava “un po’ più di coraggio“. “Il primo tempo mi è piaciuto – afferma – Mi sono detto speriamo nel secondo, perché normalmente il Napoli nel secondo tempo si carica e qui c’è la mano del ‘maestro’ Sarri”.
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