Carlo Aveta, candidato con De Luca, salva il fascismo e attacca i gay: lui si difende!

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Carlo Aveta, candidato con De Luca, difende fascismo e attacca i gay: lui si difende!

Il commento apparso su Facebook, del candidato al consiglio regionale della Campania con le liste di Vincenzo De Luca, Carlo Aveta, ha scatenato non poche polemiche. L’ex Destra, oggi candidato alle Regionali con il Partito Democratico, commentava così la foto incriminata che ritraeva tre omosessuali che si tenevano per mano in un gay pride: “Si può ancora dire in un paese ‘libero e democratico’ che questi mi fanno schifo?”.

Carlo Aveta: “Sono contrario alle adozioni per i gay”

“Scrivo un post al giorno. Si può ancora dire in un Paese libero e democratico che i gay mi fanno schifo.  Ritengo che una persona può fare quello che vuole ma nella pubblica strada se due persone si baciano nude è indecente anche se lo fanno due etero per una questione di decoro pubblico”. Il politico Carlo Aveta ha ribadito la sua posizione contro i gay ai microfoni di Radio Club 91, dichiarandosi anche pronto a “discutere delle unioni civili ma dinanzi al matrimonio no. Sono contrario alle adozioni per i gay. Se chiediamo a 10 italiani se si indignano di vedere persone nude che si baciano, probabilmente 9 su 10 la pensano come me”. Parlando invece di Fascismo, Carlo Avete ha detto: “Butto via l’antisemitismo e la guerra ma lo Stato sociale ha risollevato l’Italia dalle macerie della guerra. Per questo mi fermo al 1936. Le dittature sono negative ma non possiamo dire che Mussolini fece cose negative. La sanità, la previdenza e le opere pubbliche di Mussolini non sono certo da buttare via”.

Carlo Aveta: “Virgolettate delle parole mai proferite”

Il Candidato Carlo Aveta non ci sta e replica sulla sua pagina Facebook: “Alla fine di questa giornata provo le stesse sensazioni di quando mi entrarono i ladri in casa, vedersi virgolettate delle parole mai proferite significa subire una violenza inaudita… da questo momento e fino al termine della campagna elettorale non rilascerò dichiarazioni né interviste, ogni virgolettato sarà oggetto di una querela…”.