In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno Carlo di Borbone racconta la sua esperienza nei terribili momenti di venerdì sera a Parigi.
Carlo di Borbone delle Due Sicilie era infatti allo stadio insieme con una delegazione dell’ambasciata tedesca.
“Abbiamo sentito, durante la partita, fortissime detonazioni. Ma inizialmente non avevamo compreso cosa stesse accadendo. Potevano essere petardi, abbiamo pensato. Poi, più tardi, è diventato tutto drammaticamente chiaro. Era una sera di festa e di sport. Ed è diventata una notte di sangue“.
“Io ero insieme con il generale David Galtier, responsabile della gendarmeria francese per il Sud del Paese” – spiega – “Ho pensato che si doveva agire. E mi sono messo a disposizione di Galtier“.
Così è stato formato un cordone che potesse scortare donne e bambini dallo stadio fino a un campo base della gendarmeria, allestito presso un hotel ritenuto sicuro.
“C’era bisogno dell’aiuto di tutti. Ho dato la mia disponibilità.” – ha affermato Carlo di Borbone – “Abbiamo condotto in salvo il nostro gruppo. Lo abbiamo messo al sicuro nei saloni del Novotel. Sono rimasto con loro fino all’alba.“
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