Carpisa Yamamay Acquachiara – BMP Sport Management Verona 11-11

Carpisa Yamamay Acquachiara. La classifica non muta, con i napoletani che restano al terzo posto in classifica con 2 punti di vantaggio sui lombardo-veneti

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La Carpisa Yamamay Acquachiara raccoglie un buon punto e la classifica non muta, con i napoletani che rimangono al terzo posto in classifica con due punti di vantaggio sui “lombardo-veneti

Carpisa Yamamay Acquachiara – BMP Sport Management Verona 11-11

Alla Scandone va in scena una partita condita da parecchi gol -ben 22- e tanto spettacolo. La Carpisa Yamamay Acquachiara raccoglie un punto d’oro, pareggia in rimonta con lo Sport Management Verona, riesce a non farsi superare grazie ad uno straordinario e irrefrenabile Antonio Petkovic, top scorer dell’incontro con 6 reti.

“Potevamo pure vincerla questa gara, ma siamo arrivati molto vicino anche alla sconfitta. Il pareggio, nel complesso, è giusto e mi soddisfa. Mi sono divertito” – ha dichiarato il tecnico biancazzurro Paolo De Crescenzo. “Ho visto una bellissima partite e due squadre che hanno cercato di vincerla fino all’ultimo secondo. Uno spettacolo che avrebbe meritato ben altro pubblico rispetto a quello presente stasera”.

Sfida in famiglia tra Stefano Michele Luongo, protagonisti di un duello appassionante, che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi sulle gradinate. I fratelli della pallanuoto italiana si sono messi in evidenza a suon di marcature: una doppietta e un rigore sbagliato per la calottina numero 9 e una cinquina realizzata (con due penalty trasformati) per il più grande dei due fratelli.

A 24″ dal fischio della terza sirena il capocannoniere croato, l’uomo di Sibenik, porta il punteggio sul 7-7. E ad inizio del quarto periodo (dopo appena 31″), Petkovic firma il primo vantaggio dell’Acquachiara (8-7) con una palomba impeccabile da posizione defilata. Dal possibile allungo al nuovo svantaggio fino al definitivo pareggio: accade tutto nelle battute finali, regalando emozioni a profusione. A Michele Luongo risponde Petkovic (9-9); a Razzi replica Stefano Luongo (10-10). Negli ultimissimi 25″ le reti dell’ 11-11: colpisce dapprima Michele Luongo e a 11″ dal termine Petkovic pone fine alle ostilità, concretizzando il tiro di rigore artigliato da Paskvalin.

Unica nota stonata la scarsa affluenza di pubblico soprattutto in una partita di cartello. L’appello accorato ai tifosi e agli organi di stampa -da parte di Paolo De Crescenzo- a non bistrattare uno sport che ha dato tanto alla città di Napoli, in termini di trionfi, a non disertare l’impianto di Fuorigrotta e a superare “un certo provincialismo“.