Cartelle fiscali | Dovrebbe essere prevista una sorta di ‘gradualità’ per gli invii degli atti, con tempi più dilatati per le categorie maggiormente colpite dall’emergenza.
Nodo cartelle fiscali nel nuovo dl sostegni bis che approderà in Consiglio dei ministri la prossima settimana, entro giovedì. Al ministero dell’Economia si lavora al testo del nuovo dl, che al suo interno affronterà appunto anche il nodo delle cartelle fiscali, che verranno congelate fino al 31 maggio -confermano fonti di governo – al pari dei fermi e dei pignoramenti. Non solo. A quanto si apprende, dovrebbe essere prevista una sorta di ‘gradualità’ per gli invii degli atti, con tempi più dilatati per le categorie maggiormente colpite dall’emergenza.
La data del 31 maggio, invece, dovrebbe essere quella definitiva. Nei giorni scorsi c’è stato infatti un braccio di ferro interno al governo, con la Lega, in particolare, in pressing per congelare le cartelle fino al 30 giugno. Alla fine, però, sembra che l’accordo sia stato raggiunto, confermando la data del 31 maggio. Intanto nelle prossime ore o al più tardi entro domenica dovrebbe arrivare una comunicazione del Mef per anticipare ai contribuenti i termini del nuovo rinvio.
Oggi sono venute a cadere molte delle proroghe di sospensione che erano state introdotte col decreto Sostegni. In mancanza dell’emanazione di un nuovo provvedimento di rinvii, dall’1 maggio, dovrebbero riprendere molte delle attività svolte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Le elenca l’Adiconsum.
1) Le notifiche – Il 30 aprile scade la proroga contenuta nel Decreto Sostegni di sospensione delle notifiche dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Quindi, presumibilmente, dal 1° maggio dovrebbero ripartire le notifiche delle nuove cartelle esattoriali, avvisi di accertamento e di tutti gli altri atti relativi all’attività dell’Agenzia.
2) I pagamenti – Sempre in assenza di un nuovo provvedimento, dovrebbero riprendere, a partire dal 1° maggio, anche i pagamenti delle entrate tributarie e non, relativi a cartelle esattoriali, avvisi di accertamento esecutivo e avvidi di addebito Inps, che erano stati sospesi dall’8 marzo 2020 (dal 21 febbraio per i Comuni della prima zona rossa) al 30 aprile 2021, causa Covid.
Erano state sospese anche le rate dei piani di dilazione con scadenza sempre nello stesso periodo, per cui anche questo caso, presumibilmente dal 1° maggio dovrebbe riprendere il pagamento di tali ratei.
3) I pignoramenti – Anche in questo caso, dal 1° maggio dovrebbero riprendere i pignoramenti presso terzi (come ad esempio i datori di lavoro) che devono rendere di nuovo disponibili una parte degli stipendi e dei salari di un loro lavoratore debitore per darli al creditore.
Tutto ciò dovrebbe verificarsi solo in mancanza di una proroga delle sospensioni contenute nel Decreto Sostegni e quindi con un nuovo provvedimento. (Covid, flop smart working: disagi a casa per 5 lavoratori su 10)