Caserta, immessa sul mercato mozzarella di bufala contaminata dalla brucellosi

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Mozzarella prodotta da bufale malate di brucellosi e immessa regolarmente sul mercato. Davvero una verità choc che emerge da una inchiesta, sapientemente condotta, dal Corpo Forestale dello Stato in provincia di Caserta che ha sequestrato 180 capi di bestiame in alcuni allevamenti. La mozzarella veniva prodotta da un noto caseificio che esporta i propri prodotti in tutta Italia ed anche all’estero, protagonista di una indovinata campagna pubblicitaria.

Con questo sistema, per quanto accertato dalla Forestale, in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, gli allevatori hanno evitato l’abbattimento dell’animale malato, così come previsto dal programma europeo contro la brucellosi, sfruttandolo fino allo stremo. Infine lo hanno poi abbattuto per ottenere i contributi previsti dall’Unione Europea. Si attende la conferenza della Procura per maggiori dettagli sull’inchiesta.

Gravissimi i pericoli gli operatori che in azienda sono stati in contatto con le bufale malate di brucellosi. Infatti, in questo modo il batterio della brucellosi è passato dall’animale al latte, con rischi per gli operatori che manipolano il latte, ma minori per i consumatori. La brucellosi, se la pastorizzazione è correttamente effettuata, non dovrebbe pasare al prodotto finito. L’immissione di mozzarella prodotta da bufale malate di brucellosi ha generato un ingente guadagno, reso possibile grazie al raggiro dei controlli sanitari.